Renzi, accordi con Schlein e Conte: “Se giochiamo con veti, vince Meloni”

"E’ un’alleanza molto difficile da costruire. Ci vorrà un ‘contratto alla tedesca’ che utilizzò Giuseppe Conte al tempo del governo giallo-verde”, afferma Renzi

Redazione
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Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna sulla questione del campo largo con la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein e il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Intercettato fuori dal Senato, l’ex premier ribadisce a Il Fatto Quotidiano la volontà di schierarsi nel centrosinistra, abbandonando l’idea del Terzo polo. “Le lezioni politiche che verranno, vediamo se nel 2027 o nel 2026, vedranno uno schieramento intorno a Meloni e a Salvini e uno schieramento di centrosinistra. Se andiamo ciascuno mettendo dei veti, io metto il veto sui grillini, i grillini su di me, quello di sinistra radicale sul moderato cattolico, se giochiamo con i veti, vince Meloni“, afferma.

Le parole di Renzi

Dunque Italia Viva sembra essere stabile nel centrosinistra. “E’ un’alleanza molto difficile da costruire. Ci vorrà un ‘contratto alla tedesca’ che utilizzò Giuseppe Conte al tempo del governo giallo-verde”. Le tappe di avvicinamento per la costruzione di un nuovo centrosinistra? “La prima tappa di avvicinamento è la raccolta firme per il referendum contro l’autonomia differenziata. Se vinciamo – afferma Renzi – il governo Meloni va a casa. Tecnicamente è la prima balla break che abbiamo da due anni a questa parte”.

Il veto su Renzi è stato espresso chiaramente pochi giorni fa da Conte. “Se ciascuno si tiene i propri veti e poi si perdono le elezioni, poi si risponde ai cittadini – è la replica di Renzi alle dichiarazioni di Conte – se Schlein, Conte e gli altri vogliono sedersi intorno ad un tavolo, noi siamo disponibilissimi a ragionare e a trovare i compromessi che si devono trovare”. Un primo banco di avvicinamento saranno le elezioni regionali in Liguria, Umbria ed Emilia Romagna. In particolar modo la possibile candidatura di Andrea Orlando.

E’ stato mio ministro della Giustizia, poi è stato mio rivale alle primarie del Partito democratico, su tante questioni mi sono ampiamente scontrato con lui, perché penso di avere idee molto diverse da lui su tante questioni. Io non so se è Andrea Orlando il candidato – continua il leader di Italia viva – che il centrosinistra pone al tavolo, ma io sono fedele ad un’idea: se non ci sono veti e ci si mette a sedere, non è detto che si faccia l’accordo, ma se io non voglio veti non metto veti. Noi ci siamo, ma gli errori del centrosinistra in Basilicata con i veti portano a far vincere il centrodestra con i nostri voti. Suggerirei di far vincere il centrosinistra senza veti e con i nostri voti. E’ la politica questa. Ad un certo punto o fai i compromessi e vinci oppure perdi. Vale per la Liguria, per l’Emilia Romagna e per l’Umbria con, speriamo, la sindaca di Assisi”.

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