In occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Guardia Costiera a Desenzano del Garda, Matteo Salvini ha deciso di spendere alcune parole a favore dei sei militari della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera sotto accusa per il naufragio di Cutro, pur non riferendosi a loro apertamente. Il ministro dei Trasporti ha infatti deciso di improntare il suo discorso sull’importanza dell’azione dei militari della Guardia Costiera che quotidianamente salvano uomini e donne dalla furia del mare.
Un lavoro nobilitante che, secondo Salvini, in alcuni casi viene adombrato dall’azione di chi mal pensa. “Mi spiace che qualche Procura della Repubblica voglia processare donne e uomini della guardia costiera che ogni giorno rischiano la loro vita per salvare altre vite” ha infatti dichiarato il ministro, sostenendo che “mettere in discussione il loro spirito di sacrificio e la loro professionalità è qualcosa di imbarazzante“. Parole dure, pronunciate tra gli applausi dei presenti nelle sale di Palazzo Todeschini, sede del Comune di Desenzano.
Salvini si è detto “inorridito” al solo pensiero che qualcuno metta in discussione la voglia di salvare vita da parte degli uomini e delle donne della Guardia Costiera, sostenendo di stupirsi “ogni volta che qualcuno mette in discussione la professionalità degli uomini della Guardia Costiera“. In occasione dell’inaugurazione, Salvini ha anche affrontato la questione delle dimissioni del presidente della Liguria Giovanni Toti e della tenuta del governo, dichiarando che il voto anticipato è una possibilità da non prendere in considerazione.
Salvini: “Per la Liguria Rixi è un candidato indisponibile“
Il ministro del Trasporti è stato interpellato sulle prossime elezioni in Liguria, Regione il cui presidente si è dimesso a causa di un’inchiesta aperta nei suoi confronti, dichiarando che il suo vice al Mit, Edoardo Rixi, non sarà candidato poiché non disponibile ad assumere la carica. “Rixi è bravissimo però ha già detto che vuole continuare a fare il viceministro dei trasporti per cui io non posso forzare nessuno” ha infatti dichiarato Salvini, sostenendo poi che “al di là del nome e del cognome l’importante è continuare a voler sviluppare il lavoro, il futuro, il turismo e la bellezza della ragione Liguria come si è fatto in questi nove anni, poi il candidato può essere civico, può essere un politico“.
Come specificato dallo stesso ministro, l’interesse in Liguria ad oggi riguarda tutte le opere e le infrastrutture in sospeso a causa degli arresti domiciliari del Presidente. Trattando proprio quest’ultimo argomento, Salvini ha deciso di sbilanciarsi nuovamente e affermare: “Tenere agli arresti per mesi un governatore eletto dai cittadini prima ancora che parta un processo, semmai ci sarà un processo, è qualcosa di improprio per un paese civile“. Parlando sempre di elezioni regionali, Salvini ha voluto spingersi un po’ più in là trattando anche delle elezioni amministrative di Milano: “Io qualche idea già ce l’ho, ma mancano ancora tre anni…“.
Salvini: “Non ci sono tensioni nel governo, andremo avanti fino al 2027“
Il vicepremier leghista ha poi risposto ad alcune domande riguardanti la possibilità del voto anticipato, dissipando ogni dubbio e sostenendo ancora una volta come la maggioranza sia stabile. “Noi andiamo avanti fino a settembre 2027, poi a settembre 2027 gli italiani daranno il loro parere, il loro giudizio, non prima” ha infatti sostenuto Salvini, che sembra non temere neanche lo spinosissimo tema dell’Autonomia differenziata.
“Non vedo l’ora che gli italiani si possano esprimere tutti, Veneto, Lombardia, Puglia Abruzzo perché autonomia significa dare servizi migliori ai cittadini tagliando gli sprechi” ha dichiarato il ministro, per poi sostenere che questi sono gli esempi che dimostrano come l’Autonomia differenziata possa funzionare. “C’è la provincia autonoma di Trento, la Regione Lombardia, la Regione Veneto: si sono messi d’accordo, hanno condiviso spazi e finanziamenti e ci sono servizi migliori per i cittadini spendendo anche di meno e unendo le forze” ha aggiunto il vicepremier per poi chiosare: “È il bello dell’autonomia a livello nazionale“.
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