A Messina un medico e un infermiere sono indagati dalla Procura di Patti per la morte di Giuliana Faraci, una donna di 40 anni deceduta tre giorni fa a Sant’Agata di Militello dopo aver fatto una cena a base di pesce in un ristorante nel messinese. I due sarebbero indagati per omicidio colposo: l’infermiere le aveva fatto un’iniezione dopo che la donna aveva avuto un malore, e il medico del Pronto soccorso, che l’aveva visitata, non l’aveva voluta ricoverare nonostante Giulia e i suoi familiari insistessero.
In queste ore è in corso l’autopsia sulla salma della donna, da parte del medico legale Ventura Spagnolo. Le autorità stanno cercando di ricostruire le ultime ore della vittima, la quale non presentava problemi di salute. Si indagano soprattutto gli interventi del 118.
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Messina, la cena a base di pesce
La sera di venerdì 19 luglio Giuliana Faraci era uscita a cena con le amiche in un ristorante dove aveva mangiato spaghetti a base di pesce. All’alba si era sentita male con febbre alta, diarrea e vomito. Chiamato il 118, i sanitari le avevano messo una flebo e un elettrocardiogramma per escludere cause cardiologiche. Secondo i familiari, la donna e sua madre avrebbero chiesto ai sanitari del 118 di portarla in ospedale, senza ricevere una conferma positiva da parte dei medici.
La mattina dopo purtroppo la donna è deceduta, forse nel sonno. La madre ha fatto la tragica scoperta. Il legale della famiglia ha escluso qualsiasi consumo di sushi o altri tipi di pesce crudo da parte della vittima. Infatti la donna la sera prima aveva consumato linguine all’astice e fritto misto, così come le sue amiche, le quali non si sono sentite male. Si attende adesso l’esito dell’autopsia per chiarire le cause di morte di Giuliana Faraci. La famiglia ha presentato un esposto in Procura.
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