Il dl Sport diventa legge con il voto dell’aula del Senato che ha confermato la fiducia chiesta dal governo: sono stati 98 i favorevoli, 70 i contrari e un astenuto. Il provvedimento contiene “disposizioni urgenti in materia di Sport, sostegno didattico agli alunni con disabilità, regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025, università e ricerca” aveva già ottenuto l’approvazione dalla Camera lo scorso 17 luglio.
Il dl prevede norme che riguardano l’obbligo dell’insegnamento dell’italiano per gli studenti stranieri e il potenziamento del sostegno per gli alunni con disabilità. Tra le misure, ci sono anche quelle che riguardano le Olimpiadi Milano-Cortina, come quella che dà all’Ad della società responsabile per le infrastrutture anche le funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere. Composto di 26 articoli, il decreto Sport stabilisce anche alcune disposizioni relative alle elezioni dei vertici delle federazioni sportive nazionali modificando le regole in materia di rieleggibilità per un quarto mandato consecutivo.
Dl Sport: le novità
Negli sport a squadre composte da atleti professionisti e con meccanismi di mutualità generale previsti dalla legge, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a un’equa rappresentanza negli organi direttivi delle federazioni di riferimento che tenga conto anche del contributo economico apportato al relativo sistema sportivo. Inoltre, verrà istituita una Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. Si ridefinisce anche la disciplina dei rimborsi per le prestazioni sportive dei volontari. La NADO Italia, cioè l’organizzazione antidoping in Italia verrà dotata di personalità giuridica quale “agenzia tecnica indipendente”.
Sul piano scolastico il dl Sport prevede una serie di disposizioni urgenti in materia di sostegno didattico agli alunni con disabilità e in materia di educatori per le scuole d’infanzia. Di fatto, si stabiliscono “le condizioni per la conferma in ruolo dei docenti di scuola secondaria di primo e di secondo grado che hanno ottenuto l’immissione in ruolo con riserva presso istituzioni scolastiche statali dopo aver partecipato al concorso indetto nel 2016, superando tutte le prove concorsuali, dopo esservi stati ammessi a seguito di un provvedimento giurisdizionale cautelare“.
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