Decreto bollette, oltre 3 miliardi contro gli aumenti

Anastasia Borra
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La legge è in vigore da oggi, per ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. Taglio sulle aliquote sugli oneri generali per le utenze in bassa tensione. Ma il Codacons denuncia: «Misura insufficiente» 

Il rincaro dei prezzi delle bollette su energia e gas trova una prima frenata nel varo da parte del Consiglio dei Ministri del decreto Bollette, approvato nella serata di ieri e in vigore già a partire da oggi. Il provvedimento annuncia misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e di gas naturale per il terzo trimestre del 2022. 

Si garantisce, in questo modo, la liquidità alle imprese che effettuano stoccaggio di gas naturale e il taglio delle aliquote sugli oneri generali per le utenze in bassa tensione. La legge dovrebbe, poi, confluire come emendamento al decreto Aiuti.

La stabilizzazione del costo di gas ed elettricità per i cittadini italiani pone un freno agli aumenti dell’ultimo periodo. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente – Arera – ricorda che senza l’intervento del Cdm, la bolletta del gas sarebbe aumentata del 45% e quella della luce del 15%

Interviene il Codacons

Nonostante il taglio di oneri e Iva, il Codacons denuncia l’insufficienza del provvedimento varato dal Governo: «Nonostante gli interventi per contenere il caro-energia, gli italiani si ritrovano a spendere nel 2022 circa 645 euro in più a famiglia per le forniture di luce e gas, con la spesa che su base annua sale di +285 euro a nucleo per l’elettricità e +360 euro per il gas». 

«Gli aumenti delle tariffe scattati negli ultimi mesi hanno portato a un forte aggravio di spesa a carico di famiglie e imprese, e in assenza degli interventi dello Stato, il conto per i consumatori sarebbe stato almeno il triplo rispetto a quello attuale», spiega l’associazione dei consumatori. 

Secondo i conti del Codacons, il Governo nel 2022 avrebbe stanziato circa 30 miliardi per le misure di contrasto al caro-energia, una cifra che equivale a poco più di mille euro a famiglia. «L’emergenza va affrontata in modo unitario a livello europeo attraverso politiche condivise in grado di combattere le speculazioni che si registrano sul mercato, dove pochi si arricchiscono a danno di molti. Per questo chiediamo l’intervento dell’Unione Europea affinché imponga prezzi fissi e tetti massimi alle tariffe», afferma il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi

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