Donald Trump è pronto a tenere fede alla promessa fatta ai suoi elettori il giorno della sua ufficiale candidatura a nuovo presidente degli Stati Uniti, nell’ultimo giorno della convention repubblicana a Milwaukee. “Riporterò la pace nel mondo” aveva dichiarato il tycoon facendo riferimento sia al conflitto tra Israele e Hamas che a quello tra Ucraina e Russia, senza però entrare nei dettagli del suo piano. La mancanza di contenuti però non sembra preoccupare il leader repubblicano, che continua a promettere di “voler salvare l’America da Joe Biden“.
Nella tarda serata di ieri, Trump avrebbe avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con il quale avrebbe parlato delle sue intenzioni sul fronte del sostegno all’Ucraina. Il miliardario non ha mai nascosto le sue antipatie nei confronti del leader di Kiev, definito colui che riesce sempre a lasciare il Paese con “qualche miliardo di dollari in più“. Trump sembra però essere giunto alla conclusione che il conflitto con la Russia dovrà essere uno dei dossier principali della sua agenda politica e che dovrà chiarire la sua posizioni in merito.
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Il timore dell’Europa, intanto, riguarda la possibilità che con l’elezione di Trump, gli Usa possano decidere di diminuire i finanziamenti economici all’Ucraina, costringendo l’Unione europea a dover investire di più. Un’ipotesi che non è stata del tutto smentita da Trump, il quale però nel colloquio con Zelensky avrebbe sottolineato “l’importanza vitale del sostegno americano bipartisan e bicamerale per la difesa della libertà e dell’indipendenza dell’Ucraina“.
Il colloquio telefonico tra Trump e Zelensky
“Come vostro prossimo presidente degli Stati Uniti, porterò la pace nel mondo e porrò fine alla guerra che è costata così tante vite“, così Donald Trump ha riassunto sul social Truth il contenuto della sua telefonata con Volodymyr Zelensky. continuando a evidenziare come solo lui sia in grado di porre fine ad un conflitto che dura ormai da più di due anni. Secondo il tycoon, il suo rivale Joe Biden si sarebbe rivelato incapace di gestire una crisi simile, così lontana dal territorio americano ma che continua a pesare economicamente sulle spalle dei cittadini.
Gli Stati Uniti di Joe Biden, infatti, sono di gran lunga il più grande donatore di aiuti militari a Kiev e il loro ruolo è ormai diventato indispensabile per la difesa del diritto all’integrità territoriale dell’Ucraina. Trump ha promesso la pace, per porre fine a questo circolo infinito di morte e sostegni finanziari, ma per ora nessuno sarebbe in grado di spiegare in che modo il leader repubblicano possa tener fede alla sua promessa. Gli elogi del passato al presidente russo Vladimir Putin non possono essere dimenticati e le possibili posizioni di Trump preoccupano l’Occidente.
Zelensky: “Incontrerà Trump per discutere della pace“
Il presidente ucraino ha confermato la telefonata avvenuta con il presidente degli Usa e i temi che in essa sono stati affrontati. “Penso che se Donald Trump diventerà presidente, lavoreremo insieme. Non ho paura” ha dichiarato il presidente in un punto stampa a Kiev, dimostrando che la possibilità di una diminuzione dei finanziamenti per il momento non preoccupa il leader di Kiev.
Ora, sembrerebbe che i due capi di Stato abbiano deciso di incontrarsi personalmente per discutere più approfonditamente delle prossime azioni da compiere per raggiungere la pace con la Russia. “Abbiamo concordato con il presidente Donald Trump di discutere di persona quali passi possano rendere la pace equa e veramente duratura” ha infatti scritto su Telegram il presidente Zelensky, per poi aggiungere di essersi congratulato con il tycoon per la sua candidatura e di aver condannato il brutale attentato nei suoi confronti avvenuto in Pennsylvania.
“L’Ucraina sarà sempre grata agli Stati Uniti per la loro assistenza nel rafforzare la nostra capacità di resistere al terrore russo. Gli attacchi russi alle nostre città e ai nostri villaggi continuano ogni giorno” ha aggiunto poi Zelensky. Per ora non è stata annunciata pubblicamente la data dell’incontro tra il leader ucraino e quello statunitense.
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