Un errore in un aggiornamento software che ha quasi paralizzato il mondo per ore interminabili. I settori più colpiti sono stati i trasporti e gli ospedali, incapaci di funzionare a causa del blocco dei sistemi. Il famigerato “blue screen of death” è apparso su tutti i dispositivi Microsoft con l’antivirus di Crowdstrike, causando enormi disagi. Sebbene il problema alla base sia stato risolto, le conseguenze potrebbero perdurare ancora a lungo.
“Conosciamo la causa e l’abbiamo risolta”, ha dichiarato George Kurtz, CEO di Crowdstrike, in un’intervista alla NBC. Tuttavia, ha aggiunto che il ripristino completo per gli utenti potrebbe richiedere tempo, poiché alcuni sistemi non si riavviano automaticamente. Kurtz ha spiegato che si è verificata una “interazione negativa” tra l’aggiornamento e il sistema operativo di Microsoft, causando il crash dei computer. Questo ha provocato un blackout globale, e nonostante gli sforzi delle aziende colpite per limitare i danni, la situazione rimane critica. Kurtz ha ammesso di non avere una risposta definitiva su come sia accaduto, ma ha sottolineato la necessità di analizzare l’accaduto, ribadendo che non si tratta di un attacco informatico.
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In Italia, dalle prime ore del mattino, la Polizia di Stato, attraverso la Polizia Postale, sta supportando le infrastrutture critiche nazionali e locali nelle operazioni di contenimento e ripristino.
Dalle parole di Kurtz emerge la gravità del problema: l’antivirus ha mandato in crash i sistemi operativi Microsoft in uso. Il crash, nella maggior parte dei casi, richiede un intervento manuale per il ripristino. Considerando che centinaia di migliaia di computer sono stati colpiti, le aziende rischiano di rimanere ferme per giorni, forse settimane. Questo si traduce in enormi perdite economiche, sia per la mancata attività sia per le richieste di risarcimento.
I passeggeri bloccati dalle compagnie aeree in Europa sono tutelati dalla normativa europea, che garantisce il rimborso del biglietto. Dato che siamo in pieno periodo di partenze, con i voli quasi tutti pieni, non tutti i passeggeri rimasti a terra oggi potranno partire nei prossimi giorni. Questo comporta la perdita delle prenotazioni nelle destinazioni finali e ulteriori richieste di risarcimento
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