Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha deciso di commentare e in qualche modo di rispondere alle dichiarazioni di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che si è detto pronto a creare un campo largo, senza veti, e comprendente anche i pentastellati. “Renzi fino ad ora si è vantato di aver mandato a casa il governo Conte in piena pandemia, e oggi dice che Conte è assolutamente un suo interlocutore privilegiato?” tuona il leader del M5S, per poi affondare contro l’ex sindaco di Firenze: “Beh, la politica per noi è una cosa seria“.
Un attacco durissimo contro l’ex premier che, al Corriere della Sera, aveva dichiarato che essendo caduto il veto posto su Italia Viva nel 2022, come ammesso da Schlein, anche il suo partito era pronto a non mettere veti su altri, “a cominciare dal Movimento 5 Stelle“. Un’iniziativa necessaria a creare una reale alternativa alle destre, con una coalizione di centrosinistra che possa realmente divenire competitiva per il governo Meloni.
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Durante l’assemblea nazionale Coldiretti, Giuseppe Conte ha più volte espresso lo stesso concetto, ovvero la contrarietà ad un alleanza con Renzi. Incalzato dai cronisti, che volevano sapere se si trattasse di un vero e proprio veto, il leader pentastellato ha risposto: “La politica è una cosa seria“. L’ex premier ha poi proceduto a chiarire nuovamente le motivazioni per cui il Movimento ha deciso di votare contro Von der Leyen e si è espresso anche sulla decisione presa dal premier Meloni.
Conte: “No a Von der Leyen che vuole una transizione militare“
Il Movimento 5 Stelle, alle votazioni all’Europarlamento per l’elezione del nuovo presidente della Commissione europea, ha deciso di votare contro la rielezione di Ursula Von der Leyen. Una decisione che era già stata annunciata nei giorni precedenti e che è stata rispettata dagli eurodeputati. Giuseppe Conte, a margine dell’assemblea Coldiretti, ha voluto spiegare nuovamente per quale motivo il partito ha deciso di non dare la propria approvazione alla candidata del Ppe.
“La volta precedente lei è passata con gli otto voti determinanti dei Cinque stelle, ma per fare tutto questo io ho negoziato con la Von der Leyen, in maniera dura anche sul Green Deal – ha dichiarato Conte, ricordato la votazione avvenuta nel periodo in cui lui era Presidente del Consiglio – Oggi ci ritroviamo una Von der Leyen che negli ultimi due anni ha scelto una linea che noi non condividiamo affatto“. Il riferimento di Conte è alle decisione della presidenza in materia di Green deal e di guerra. Secondo il pentastellato, infatti, l’esponente del Ppe avrebbe deciso di cambiare strategia “passando dalla transizione ecologica alla transizione militare“.
Conte: “Meloni con la sua decisione ha condannato l’Italia all’irrilevanza“
Conte ha poi voluto commentare le posizioni e le decisioni di Giorgia Meloni in Europa, in particolare per quanto riguarda il mancato voto favorevole a Ursula Von der Leyen. “Io oggi sono molto preoccupato, perché è la prima volta che accade nella storia che un premier non voti il presidente di Commissione” ha dichiarato Conte, per poi ricordare che quando fu Presidente del Consiglio “fece saltare Timmermans e fu parte attiva della scelta di von der Leyen, che passò grazie ai nostri 8 voti “.
Il leader del M5S, quindi, ha definito quello di Meloni “un fallimento, una grande sconfitta, soprattutto per il negoziato condotto fino all’ultimo“. Conte ha anche dichiarato che il premier ha dato prova di “grande incapacità“, perché “doveva scegliere tra l’Italia e Colle Oppio e ha scelto Colle Oppio mettendo il nostro Paese in panchina e condannandolo all’irrilevanza in Europa“.
Conte poi dà una sua lettura degli eventi, sostenendo che Meloni è “rimasta intrappolata” tra i suoi due vicepremier, con “Antonio Tajani che spingeva da una parte e Matteo Salvini che la pressava dall’altra” con il risultato “che è andata completamente in tilt” scegliendo l’ambiguità e l’incertezza fino all’ultimo, per poi prendere la decisione sbagliata.
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