Dl Carceri, il Pd affonda contro il governo: “È solo un guscio vuoto”

"Siamo delusi da questo decreto" ha dichiarato il capogruppo dem Alfredo Bazoli, presentando i 79 emendamenti che si prefigurano di migliorare il testo del decreto, soprattutto per quanto riguarda la lotta al sovraffollamento delle carceri

Redazione
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Il decreto legge Carceri, necessario a porre fine alla situazione sempre più grave in cui versano gli istituti penitenziari italiani, continua a creare polemiche e soprattutto a non convincere. Stavolta, a prendere la parole sono i deputati del Partito democratico che hanno presentano ben 79 emendamenti al decreto, poiché lo ritengono inadatto nella forma in cui è stato presentato dalla maggioranza. “Noi siamo delusi da questo decreto” ha infatti dichiarato il capogruppo del Pd in commissione Giustizia Alfredo Bazoli, sottolineando che le modifiche al testo sono state presentate “per provare a indurre, ad aiutare la maggioranza a riempire questo guscio vuoto di contenuti“.

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Alfredo Bazoli (Pd)

Secondo i democratici, infatti, il decreto Carceri non risolvere nessuno dei problemi che oggi presentano gli istituti detentivi del Paese e in particolare non agirebbe a contro il sovraffollamento delle strutture penitenziarie. “Bisogna intervenire con misure che mirano, in maniera emergenziale, a ridurre la popolazione carceraria” ha spiegato infatti Bazoli, elencando poi le misure presentate dal Pd per ovviare a questo problema sempre più gravoso. “Non basta aumentare i posti letto, servono nuovi spazi” ha tuonato la dem Anna Rossomondo, proponendo poi a sua volta soluzioni che secondo il partito potrebbero rivelarsi ottimali.

La strada per l’approvazione del decreto, quindi, potrebbe rivelarsi più ardua del previsto poiché le opposizioni sembrano intenzionate a non lasciar correre il governo su questo argomento. Di fronte ai continui suicidi nelle carceri e alla difficoltà e ai pericoli che quotidianamente vivono le guardie penitenziarie, però, l’intervento delle istituzioni sembra sempre più necessario.

Dl Carceri, le proposte del Pd per risolvere il sovraffollamento

Alfredo Bazoli, durante la conferenza stampa al Senato di presentazione degli emendamenti dei dem al decreto Carceri, ha spiegato che il Pd è voluto intervenire sul testo del decreto per proporre soluzioni alla drammatica situazione delle carceri italiane. “Abbiamo previsto la liberazione anticipata, abbiamo messo tante varianti di un aumento dei giorni di liberazione anticipata. Abbiamo presentato un pacchetto di emendamenti che vanno in quella direzione, riprendendo ovviamente anche le norme del ddl Giachetti – ha spiegato il deputato dem – Abbiamo presentato delle norme che puntano a rendere automatico lo sconto di pena di un giorno ogni dieci quando la pena è espiata in condizioni particolarmente degradanti“.

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Anna Rossomando (Pd)

Queste sarebbero solo alcune delle proposte presentate dal Pd al decreto legge Carceri, come spiega anche Anna Rossomando: “Abbiamo proposto misure per facilitare gli arresti domiciliari e fondi maggiori per le ‘Case territoriali’ che dovrebbero ospitare i condannati che in questo modo potrebbero evitare di scontare la pena negli istituti penitenziari“.

Bazoli: “Bene gli emendamenti di FI sulla semilibertà

Il Pd ha valutato positivamente gli emendamenti presentati da Forza Italia al decreto Carceri, riguardanti “la semilibertà e la messa alla prova“, poiché “sono misure che tentano di affrontare il problema del sovraffollamento carcerario“, come sottolineato dal capogruppo del Pd Alfredo Bazoli. “Quando si propongono norme che puntano al rispetto dei diritti umani – ha aggiunto il dem – noi siamo sempre favorevoli. Speriamo solo che Forza Italia trovi la forza di portare avanti queste sue proposte“.

Dichiarazioni che sembrano avvicinare sempre di più i forzisti al campo del centrosinistra, almeno quando si parla di diritti umani. Lo aveva dichiarato la stessa Marina Berlusconi, figlia del Cavaliere, sottolineando la sua vicinanza alle opposizioni quando si tratta questa materia. Lo ha dichiarato anche lo stesso Pier Silvio Berlusconi oggi, sostenendo che “i diritti civili non sono una questione di destra o sinistra ma solo di modernità“. Della stessa opinione anche Bazoli, che ha dichiarato: “Noi pensiamo che sui temi che riguardano i diritti umani non debbano esistere vincoli di maggioranza“.

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