G7, Bernini: “Per evitare la fuga di cervelli servono infrastrutture di ricerca”

Redazione
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L’incontro dei ministri della scienza e della tecnologia del G7 è un’occasione eccezionale per affermare l’impegno comune sui temi della ricerca e dell’alta formazione” così la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, è intervenuta nel G7 sulla Scienza che si sta svolgendo in questi giorni a Bologna. Lo scopo dell’incontro del Group of 7 in questo vertice è trovare soluzioni comuni per un futuro più equo e sostenibile, attraverso il rafforzamento degli gli ecosistemi della conoscenza e della ricerca, per garantire un futuro più equo e sostenibile.

Un obiettivo complesso e difficile da raggiungere, per cui è necessaria la collaborazione di diversi Paesi, che dovranno unirsi e agevolarsi vicendevolmente, soprattutto nel campo della ricerca e della regolamentazione delle nuove tecnologie. “Ci siamo trovati tutti d’accordo sul fatto che la scienza stia evolvendo molto velocemente e che noi dobbiamo seguire l’evoluzione tenendo sempre la persona al centro del sistema” ha infatti sostenuto la ministra Bernini, aggiungendo: “Abbiamo usato una parola in apparenza difficile, ma in realtà facilissima, che è interoperabilità, cioè i nostri ricercatori devono circolare come devono circolare i dati scientifici tra i nostri Paesi“.

Bernini: “Infrastrutture per evitare la fuga dei cervelli

La ministra dell’Università e della Ricerca ha affrontato anche la questione dell’abbandono del Paese da parte dei giovani ricercatori e lavoratori italiani. “Per evitare che i cervelli se ne vadano o per far sì che tornino, è importante che si facciano le infrastrutture di ricerca – ha sostenuto Bernini – qui abbiamo il supercalcolatore Leonardo. Il modo migliore per portare la ricerca in Italia è fare infrastrutture di ricerca“.

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Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca

La ministra ha poi sottolineato che il nostro Paese ospita ricercatori all’avanguardia, invidiati nel resto delle Nazioni. “Raccontiamoci per quello che siamo, siamo molto bravi” ha dichiarato Bernini, sottolineando: “Mi stanno dicendo i miei colleghi ministri che il capitale umano italiano è riconosciuto nel mondo come uno dei migliori, per non dire il migliore“.

Bernini: “Le contestazioni? Noi andiamo verso il futuro

Anna Maria Bernini ha poi risposto anche a coloro che hanno espresso criticità nei confronti dello sviluppo troppo veloce che sta investendo la ricerca. La ministra ha sottolineato che la scienza e la tecnologia saranno sempre al servizio dell’umanità. “Qui stiamo parlando di progresso al servizio della persona. Noi andiamo verso il futuro, c’è chi questo futuro apparentemente non lo riconosce” ha dichiarato Bernini, aggiungendo: “Poi se si fanno le contestazioni con gli smartphone vuol dire che comunque in qualche modo il futuro lo si riconosce, l’importante che sia un futuro fatto a nostra misura“.

La ricerca sarà finalizzata al miglioramento della qualità della vita, “che renda i trasporti più sostenibili, i mari e gli oceani più puliti“. Parlando di Intelligenza artificiale, Bernini ha sottolineato che il vertice del G7 Scienza affronterà l’argomento, perché “è ormai in mezzo a noi e deve essere utilizzata per fare in modo che il progresso abbia un’evoluzione legata alla qualità della medicina, della ricerca“. Nel documento finale dei ministri del G7 sulla scienza ci saranno “intelligenza artificiale e sicurezza“, e Bernini ha chiarito che dal suo punto di vista: “La scienza deve essere aperta quanto possibile, chiusa quanto necessario“.

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