Bufera su Rainews24, Sangiuliano: “Mai fatto pressioni sui giornalisti Rai”

Il ministro, ex direttore del Tg2, ha poi rivelato di avere prove di pressioni ricevute in passato da altri ministri, conservate nelle chat sul suo telefonino

Redazione
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Domenica sera il mondo intero guardava con occhi indiscreti la Francia e suoi cittadini chiamati al voto dopo lo scioglimento delle Camere indetto da Macron. Eppure, la serata delle elezioni legislative in Francia, con la vittoria a sorpresa del Nuovo Fronte Popolare, non è stata la notizia d’apertura dell’edizione delle 22 di RaiNews24.

Inutile dire che il caso Telemeloni si infittisce sempre di più e il Cdr non aspetta tanto a scrivere una nota di indignazione: “Mentre altri canali di informazione sono in diretta no stop, il canale all news del servizio pubblico decide di aprire alle 22 sul festival Città Identitarie“. Le scelte del direttore Paolo Petrecca suono nuovamente nell’occhio del ciclone: “RaiNews24 non aveva mai toccato il fondo in questo modo, mai aveva abdicato così alla sua missione informativa in occasione di un appuntamento elettorale così importante“. 

Rainews24: le parole di Sangiuliano

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a colloquio con il quotidiano ‘La Stampa’, smentisce le accuse di aver fatto pressioni sui giornalisti. “Non mi sono mai lamentato con Paolo Petrecca, un amico e un collega che stimo“, dichiara il ministro respingendo le voci dichi lo avrebbe visto infuriato per alcune “domande inappropriate” poste da cronisti dei Tg regionali. “Ho massimo rispetto per i colleghi dei Tg Rai, con i quali ho lavorato per tanti anni. Sono un liberale e pensare di imporre censure non fa parte del mio modo di essere“.

Il ministro, ex direttore del Tg2, ha poi rivelato di avere prove di pressioni ricevute in passato da altri ministri, conservate nelle chat sul suo telefonino. “Sul mio telefonino ho conservato le chat con diversi ministri di altri governi: i due di Conte, gialloverde e giallorosso, e anche quelli precedenti a guida Pd“. Sono”messaggi pesanti nei miei confronti, lamentele, pressioni per i servizi che mandavamo in onda al Tg2. Ci metto un attimo a tirarli fuori“.

Rainews24: la polemica tra i giornalisti

La maggioranza delle giornaliste e giornalisti di Rainews24 ha firmato e inviato a tutta la
redazione una lettera di sostegno e solidarietà al Cdr per l’esposto che il direttore Paolo Petrecca ha inviato all’Ordine dei giornalisti. “Il direttore Petrecca ha dato seguito al proposito annunciato e ha presentato un esposto all’Ordine dei giornalisti contro il Cdr. Non era mai successa una cosa simile. Esprimiamo alla rappresentanza sindacale del Comitato di redazione la nostra solidarietà e sostegno. Il Cdr rappresenta i redattori della testata, criticare l’operato del direttore rientra nei suoi compiti, denunciare il Cdr significa limitare il diritto di critica di ciascuno di noi”.

Rainews24: il tira e molla tra Petrecca e la vicedirettrice

In seguito alle polemiche che hanno investito il canale di all news della Rai, la vicedirettrice Ida Baldi ha rimesso il mandato nelle mani del direttore della testata, Paolo Petrecca. Era Baldi a essere di turno quella sera. Eppure il mandato rimesso dalla vicedirettrice di RaiNews24 era già scaduto. Il direttore della testata Petrecca aveva precisato in mattinata che era stata di Baldi la responsabilità di definire la scaletta del tg: “Per quanto riguarda l’apertura del tg delle 22 sul Festival delle Città Identitarie è stata una libera scelta del vicedirettore di turno. I festival sono una delle principali fonti di notizie con cui Rainews24 e Rainews.it fanno partnership continue. E l’informazione nelle all news non segue regole fisse di impaginazione come nei tg generalisti“.

Bufera su RaiNews24: la nota del Cdr

Un tempo, la nostra testata metteva in campo tutte le risorse per garantire un servizio impeccabile all’utenza, in occasioni simili. Chiediamo al direttore come sia possibile prevedere un approfondimento diverso quando tutte le tv del Continente hanno gli occhi puntati sulle elezioni d’Oltralpe. Verrebbe da pensare che alla debacle della destra il direttore preferisca non dedicare troppo spazio. Petrecca ritiene opportuno, in una serata come questa, dare spazio a un evento non scevro da interessi e legami personali. Una scelta che qualifica la deriva che ha preso da tempo la testata e per la quale ci sentiamo indignati“, prosegue la nota del Cdr.

L’UsigRai, l’organizzazione sindacale rivolta ai giornalisti del servizio pubblico, si lega al dito la questione: “Siamo di fronte a una significativa riduzione degli spazi di informazione, tradizionalmente gestiti dalle testate giornalistiche del Servizio Pubblico; anche da questa scelta sta passando un cambio di narrazione che danneggia la Rai e i cittadini.
I giornalisti di RaiNews24 avevano già espresso indignazione, protestando con la gestione della testata all news del servizio pubblico
“.

Rainews24: le reazioni della politica

Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai e capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, afferma: “TeleMeloni ha toccato il fondo. Ieri sera mentre tutti i Tg nazionali, europei e mondiali titolavano e aprivano i loro telegiornali con i risultati delle elezioni francesi con dirette, approfondimenti e interviste, il direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, decide di aprire il Tg delle 22 non con la notizia del giorno, ma con un Festival dal titolo che è già un programma ‘Città Identitarie’ ideato da Edoardo Sylos Labini“.

Petrecca mette da parte la notizia del giorno per mandare in onda un evento targato destra meloniana. Un bell’esempio di servizio pubblico che fa il paio con la censura sull’inchiesta di Fanpage sulla gioventù di Fratelli d’Italia di pochi giorni fa. Noi ormai lo diciamo da troppo tempo, Petrecca non può fare il direttore del canale all news della Rai. Per il direttore di Rainews24 non si deve disturbare il manovratore e ha trasformato il canale no-stop nell’organo di Palazzo Chigi e di Fratelli d’Italia. La commissione parlamentare di vigilanza lo convochi dopo questo ennesimo caso di giornalismo di parte” ha poi concluso.

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