Boeing, colpevole per gli incidenti che causarono 346 vittime

La società statunitense Boeing si è dichiarata colpevole in un'indagine riguardante due incidenti aerei in cui morirono 346 persone

Redazione
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La compagnia Boeing ha deciso di dichiararsi colpevole per gli incidenti aerei avvenuti in Indonesia ed Etiopia in cui persero la vita 346 persone. L’accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense è stato raggiunto e l’azienda pagherà una multa di 243,6 milioni di dollari.

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Boeing, l’accusa

Boeing è un’azienda aeronautica statunitense che produce velivoli sia per uso civile che militare. È stata coinvolta in una lunga indagine del Dipartimento di Giustizia americano che la collega a due incidenti mortali di 737 Max avvenuti in Indonesia e in Etiopia nel 2018 e nel 2019, in cui morirono 346 persone a causa dei difetti di produzione dei suoi modelli. Gli aerei coinvolti erano il volo Lion Air 610, caduto in Indonesia il 28 ottobre 2018, e quello del volo Ethiopian Airlines 302, caduto in Etiopia il 10 marzo 2019. 

Il processo è iniziato a maggio, quando il Dipartimento di Giustizia statunitense aveva accusato la società di aver violato un accordo del 2021, in cui Boeing si impegnava a modificare significativamente la sicurezza degli aerei. Questo accordo fu fatto per evitare un processo. Ma per il dipartimento di Giustizia non è stato rispettato, e per questo è stato fatto il processo.

Secondo un funzionario governativo statunitense citato dall’agenzia di stampa britannica Reuters, Boeing ha accettato di dichiararsi colpevole. L’accusa è di cospirazione per frode criminale e l’azienda deve pagare una multa di 243,6 milioni di dollari, secondo la fonte del Dipartimento di Giustizia statunitense. Inoltre si impegna a investire almeno 455 milioni di dollari in sicurezza.

Il Wall Street Journal dice che l’azienda accetterà “di aver ingannato” la Federal Aviation Administration, l’agenzia federale statunitense che si occupa di sicurezza e controlli nell’ambito dell’aviazione. Dopo gli incidenti la società era stata accusata di non essere stata trasparente con la FAA, che si occupava dell’addestramento dei piloti, riguardo dei cambiamenti nel software che permetteva il volo automatico. E gli incidenti erano stati attribuiti proprio ai difetti di questo software, che provocarono una discesa in picchiata dei due aerei, poco dopo essere decollati.

L’azienda ha dichiarato che ha raggiunto un accordo con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sui due incidenti mortali del 737 MAX. “Abbiamo raggiunto un accordo di principio sui termini di una risoluzione con il Dipartimento di Giustizia”, ha affermato la Boeing in una nota all’Afp, aggiungendo che l’accordo è soggetto “all’approvazione di termini specifici”.  L’accordo è stato possibile grazie ai pubblici ministeri che sono stati capaci di accertare le violazioni commesse dalla compagnia.

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