Varese, spacciatore accoltellato in un bosco: fermati due carabinieri

I due carabinieri avrebbero agito mentre non erano in servizio, per motivazioni ancora da chiarire. Sono stati entrambi sospesi in attesa di maggiore chiarezza sulla vicenda

Redazione
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La procura di Varese ha emesso provvedimenti di fermo nei confronti di due carabinieri accusati di tentato omicidio per aver accoltellato un pusher extracomunitario nel cosiddetto “bosco dello spaccio” della zona. I contorni della vicenda non sono ancora stati definiti ma sembrerebbe che i due militari dell’Arma fossero fuori servizio e senza alcun ordine di impiego al momento dell’illecito. Il giovane spacciatore, immediatamente soccorso grazie ad una tempestiva telefonata al 112, è ricoverato in ospedale ed è ancora senza identità, poiché al momento dell’aggressione non avrebbe avuto con sé i documenti di riconoscimento.

Non sono chiari i motivi che avrebbero portato i due carabinieri ad aggredire lo spacciatore e su questo sta indagando la procura di Varese. Entrambi i militari sono stati immediatamente sospesi dal servizio dal Comando generale dell’Arma, in attesa che si effettuino le indagini sulla questione. Sembrerebbe che il luogo in cui si è verificato l’accoltellamento sia una delle zone di spaccio della città di Varese, dove sembrerebbe essere stato costituito un vero e proprio mercato illegale di sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito, sembrerebbe che all’interno del “bosco dello spaccio” si trovino ogni notte diversi spacciatori, accompagnati da sentinelle il cui compito è quello di avvisare i colleghi nel momento in cui si presentassero le forze dell’ordine. I clienti si recherebbero dunque al limitare del bosco per ritirare le droga ordinata in precedenza.

Varese, la ricostruzione dell’accoltellamento

Come già chiarito, non sono ancora state scoperte le motivazioni che avrebbero portato all’aggressione dello spacciatore. Non è stata nemmeno specificata l’esatta dinamica dell’incidente. Ciò che è certo è che a seguito dell’aggressione il numero unico di emergenza 112 è stato contattato, anche se non è stato specificato da chi. Sul luogo dell’accoltellamento sono giunti i mezzi di soccorso e i carabinieri della compagnia di Saronno che hanno quindi dato avvio immediato alle indagini.

In poco tempo, dunque, è stato possibile risalire ai due carabinieri, indiziati per aver commesso l’aggressione. Entrambi sarebbero in servizio per la compagnia di Luino, in provincia di Varese. I due militari saranno sentiti nelle prossime ore dal Gip per la convalida del fermo.

Varese, l’omicidio di Rachid Nachat

Sempre in provincia di Varese, nel febbraio 2023, un carabiniere della compagnia di Luino, la stessa dei due militari coinvolti nell’accoltellamento, era stato indagato dalla procura per l’omicidio di Rachid Nachat, 34enne di origine marocchina, ucciso da un proiettile di gomma sparato da un fucile a canne mozze a Castelveccana, sempre in un bosco teatro di spaccio.

Anche in questo caso, i contorni della vicenda sono piuttosto sfumati ed ancora oggi si deve fare chiarezza su chi possa essere il colpevole del brutale omicidio. A differenza di quanto avvenuto in quest’ultimo fatto di cronaca, il 34enne non sarebbe stato uno spacciatore ma un cliente solito frequentare il “bosco dello spaccio” in cui è stato ucciso.

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