Tajani scuote l’Europa: “Il nuovo gruppo di Orban? Ininfluente”

"L'Italia può fare la voce grossa in Europa" ha sostenuto Tajani, auspicando che Meloni decida di votare per un secondo mandato di Ursula Von der Leyen come farà Forza Italia

Redazione
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A meno di due settimane dal prossimo voto sulla Commissione europea, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha nuovamente ribadito l’importanza dell’Italia all’interno dell’Unione. Un Paese con un governo forte, confermato dal voto e dal sostegno della popolazione, nell’Ue può permettersi di “fare la voce grossa“. L’interesse del nostro Paese, ha riconfermato il vicepremier, è quello di avere un portafoglio importante e questo è un obiettivo a cui l’Italia può ambire. Antonio Tajani, dal palco di “Forum in masseria” a Manduria, nella tenuta di Bruno Vespa è sicuro del successo italiano a Bruxelles.

Per quanto riguarda lo spinosissimo discorso del secondo mandato di Ursula Von der Leyen, Tajani ha ribadito che il Ppe la voterà, con la promessa di nessuna apertura nei confronti dei Verdi e di nessun accordo politico. Per quanto riguarda le mosse del premier, Tajani ha dichiarato di auspicare che Meloni decida di votare per Von der Leyen, “al termine di una trattativa che riguarda lei e riguarda il voto di FdI“.

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Il vicepremier ha risposto anche ad alcune domande riguardanti la Francia, prossima alle elezioni. Nessun problema di tipo politico o unitario, l’unica difficoltà che queste elezioni potrebbero portare con loro, secondo Tajani, sarebbe di natura economica e potrebbero avere ripercussioni sui singoli Paesi membri dell’Unione.

Tajani: “I patrioti di Orban sono un gruppo ininfluente

Parlando poi del nuovo gruppo europeo fondato da Viktor Orban, Tajani ha dichiarato che questo “non è neanche ufficialmente formato perché non c’è un numero di nazionalità sufficiente per fare un gruppo. In questo momento è solo un progetto politico“. Secondo il viceministro, poi, questa nuova alleanza non creerà problemi agli alleati di centrodestra in Italia perché “l’Europa è un’altra cosa“.

Il ministro degli Esteri ha infatti spiegato che il centrodestra in Italia “è una coalizione politica che governa il Paese, governa Regioni e Comuni e che corre sempre unita a differenza della sinistra“, mentre “loro sono una coalizione elettorale. Noi no, con l’unica differenza del diverso collocamento dei singoli nelle varie famiglie europee“.

Viktor Orban, primo ministro ungherese
Viktor Orban, primo ministro ungherese

Passando poi a trattare della visita del premier ungherese in Russia, Tajani ha sostenuto che al suo posto “non sarebbe andato” perché non gli sembra questo “il modo di trattare“. Secondo il vicepremier quella di Orban non è una scelta opportuna dal punto di vista politicon ma “da premier ungherese può fare ciò che vuole“. Ciò che è importante, come ha sottolineato il ministro degli Esteri, è che “la forza dell’Europa nei confronti di Putin è l’unità. Se siamo uniti e dimostriamo di essere coesi possiamo alla fine, col sostegno della Ucraina, trattare da una posizione di forza. Se Putin comincia a intravedere crepe…“.

Tajani: “Sulla Francia sono preoccupato solo per i mercati

Antonio Tajani non ha potuto evitare di parlare anche della situazione della Francia, che si avvia verso la seconda tornata elettorale delle presidenziali, che si svolgerà il prossimo 7 luglio. “Secondo me i giochi sono molto aperti ma chiunque sarà il primo ministro e il ministro degli Esteri, noi avremo un dialogo costruttivo. Non tocca a noi infilarci in campagne elettorali altrui” ha spiegato Tajani, per poi però confessare di avere un’unica preoccupazione.

l’unica preoccupazione che ho è di tipo economico, perché una situazione di instabilità in Francia potrebbe provocare reazioni sui mercati ad esempio con l’aumento dello spread, che potrebbe avere ripercussioni su Italia e in altri paesi Ue” ha sostenuto il ministro degli Esteri, per poi sottolineare che a livello comunitario queste elezioni non cambieranno nulla.

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