Nordio si scaglia contro l’Anm: “Situazione era intollerabile”

Riguardo ai reati di abuso d’ufficio e peculato per distrazione, il primo abrogato alla Camera e il secondo presente nel dl carceri, il ministro ha replicato alle accuse dell’opposizione: "Le due fattispecie sono completamente diverse. L’abuso d’ufficio è stato finalmente abrogato"

Redazione
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Dopo l’approvazione della Camera al Dl Nordio, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ospite a Buongiorno su Sky TG24 ha attaccato l’Anm: “Si preoccupi dei magistrati che hanno rovinato la vita a migliaia di amministratori“. E sulla riforma della giustizia: “Il sistema ha bisogno di una riforma radicale e questo governo ci sta provando“.

Nordio: l’attacco all’Anm

Nordio ha puntato il dito nei confronti dell’Anm: “La situazione era diventata intollerabile. Vi erano migliaia e migliaia di indagini nei confronti di sindaci e di pubblici amministratori che per anni sono rimasti sotto la tagliola giudiziaria, sono stati addirittura costretti alle dimissioni, e poi sono stati assolti o addirittura archiviati“.

L’Associazione nazionale magistrati dovrebbe domandarsi perché non prendere in considerazione la professionalità dei magistrati che hanno tenuto sotto pressing 5mila e passa sindaci e amministratori e hanno rovinato la loro carriera politica, personale e magari finanziaria per poi sentirsi dire che hanno sbagliato. E parliamo di cifre enormi, di migliaia e migliaia di processi a fronte di condanne che stanno sulle dita di una mano“, ha poi aggiunto.

Nordio sull’abuso d’ufficio

Riguardo ai reati di abuso d’ufficio e peculato per distrazione, il primo abrogato alla Camera e il secondo presente nel dl carceri, il ministro ha replicato alle accuse dell’opposizione: “Le due fattispecie sono completamente diverse. L’abuso d’ufficio è stato finalmente abrogato“. Rispetto all’abuso d’ufficio, ha aggiunto: “Era un reato che proteggeva l’interesse all’imparzialità della pubblica amministrazione. Puniva gli amministratori che facevano delle cose che non avrebbero dovuto fare a proprio vantaggio o a danno altrui“.

Nel peculato per distrazione, ha aggiunto, “vi è invece un’ipotesi completamente e radicalmente diversa. Cioè, vi è un aspetto patrimoniale. Vi è il pubblico ufficiale, mettiamo il sindaco, che fa dei fondi che ha a disposizione una destinazione diversa da quella per la quale gli erano stati concessi. Il primo è un reato monoffensivo, contro l’imparzialità della pubblica amministrazione. Il secondo invece ha un aspetto patrimoniale, riguarda una malversazione di denaro, cosa che nell’abuso d’ufficio non c’è“.

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