Biden in bilico: i democratici sperano in Kamala Harris e Michelle Obama

Mentre Biden insiste nella sua corsa per la rielezione, il dibattito interno al partito democratico continua, con molti che si rivolgono a possibili alternative per garantire la vittoria nelle prossime elezioni presidenziali. Il partito nega che si stia tentando di scaricare Biden, ma nel frattempo, le speculazioni su delle possibili alternative aumentano, concretizzandosi sulla vicepresidente Harris, e una figura di spicco dell’ambiente democratico: Michelle Obama

Redazione
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Nonostante le voci che si rincorrono nei media statunitensi di un tentativo del partito democratico di disfarsi del suo leader, Joe Biden ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di abbandonare la corsa presidenziale. Fonti interne al partito riferiscono che circa 25 deputati sarebbero pronti a sollecitare il Presidente a ritirarsi qualora continuasse a mostrare segni di debolezza, e l’imminente intervista di Biden con ABC, sarà un’ottima occasione per valutare la sua capacità di rispondere a una raffica di domande in rapida successione.

Nonostante queste pressioni, il Presidente degli Stati Uniti resta fermo nella sua decisione di proseguire con la campagna elettorale per le prossime elezioni di novembre. “Sto correndo. Sono il leader del partito democratico. Nessuno mi sta spingendo fuori. Sono stato abbattuto in passato e mi sono sempre rialzato ha dichiarato Biden durante una conference call, come riportato dai media americani. Secondo l’Associated Press, sia Biden che Kamala Harris hanno partecipato a una conference call con il Comitato Nazionale Democratico, durante la quale hanno ribadito la loro intenzione di continuare a combattere per la vittoria.

Kamala Harris
Kamala Harris, Vicepresidente USA

Sondaggi spietati con Biden

Nel frattempo, la speculazione su chi potrebbe essere un possibile successore di Biden all’interno del partito democratico si fa sempre più intensa. I nomi di Michelle Obama e Kamala Harris emergono come potenziali candidati. Secondo un recente sondaggio Reuters/Ipsos, Michelle Obama è l’unica figura democratica attualmente in grado di battere Donald Trump nelle elezioni presidenziali del 5 novembre, ottenendo il 50% dei consensi contro il 39% di Trump, con il 4% degli intervistati che affermano che non andrebbero a votare. Biden e Trump, invece, risultano attualmente in una situazione di parità, entrambi al 40%.

Un sondaggio condotto per la CNN mostra che, tra gli elettori registrati nei giorni successivi a un recente dibattito, Trump ha un vantaggio di 6 punti su Biden, con il 49% contro il 43%. Tuttavia, questo margine si ridurrebbe a due punti se la sfidante di Trump fosse Kamala Harris, con un 47% a 45%. Inoltre, il 56% degli elettori democratici crede che il partito avrebbe maggiori possibilità di vittoria con un candidato diverso dall’attuale presidente.

Michelle Obama
Michelle Obama

Obama e Harris: due profili plausibili

Michelle LaVaughn Robinson Obama, nata nel 1964, è avvocato, scrittrice e moglie dell’ex presidente Barack Obama. È stata la prima first lady afroamericana degli Stati Uniti e, attraverso le sue iniziative, è diventata un modello per molte donne e una sostenitrice delle famiglie, dei membri del servizio militare e dell’istruzione superiore. Sin dal mandato Obama, continua ad essere una figura di spicco nelle convention democratiche e continua a essere particolarmente influente grazie alla sua popolarità e alla sua esperienza alla Casa Bianca.

Kamala Devi Harris, nata anche lei nel 1964, figlia di attivisti per i diritti civili, è avvocato e attuale vicepresidente degli Stati Uniti. La sua carriera politica è iniziata come procuratore distrettuale di San Francisco, dove è diventata un simbolo del movimento per i diritti LGBTQIA+ e ha istituito un’unità di giustizia ambientale. È stata eletta procuratore generale della California e poi senatrice nel 2017, prima di essere scelta da Biden come sua vice nell’ultima campagna elettorale.

Le due figure portano esperienze diverse: Michelle Obama è apprezzata per la sua popolarità e il suo impegno filantropico, mentre Kamala Harris ha una solida carriera politica e legale. Entrambe potrebbero affrontare questioni scottanti come l’immigrazione e la protezione dei diritti civili – soprattutto riproduttivi, visto il periodo storico – temi sui quali hanno già preso posizioni pubbliche significative.

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