Kazakistan, Erdogan incontra Putin ad Astana per il vertice di Shanghai

La formazione dello scacchiere internazionale dimostra di essere in continua evoluzione: con attori che si alleano, altri che si dichiarano guerra a vicenda e altri ancora che preferiscono mantenere un piede in due scarpe, trasformandosi in un canale capace di mettere in contatto l’oriente con l’occidente. Nonostante la Turchia sia membro della NATO, il presidente Erdogan si trova al momento in Kazakistan per incontrare il presidente Russo Vladimir Putin, e il presidente cinese Xi Jing Ping nel contesto del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai

Redazione
4 Min di lettura

Si sono aperti oggi ad Astana, capitale del Kazakistan, i colloqui tra i presidenti di Russia e Turchia, Putin ed Erdogan. L’incontro avviene nel contesto del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, un incontro che riunisce diverse potenze globali di Asia e Medio Oriente. Secondo quanto riportato dalle agenzie stampa russa Tass (russa) e Anadolu (turca), Erdogan avrebbe invitato Putin a visitare la Turchia “quanto prima”, e in risposta, il presidente russo avrebbe confermato la sua disponibilità, dichiarando che “sicuramente” accetterà l’invito.

Il viaggio di Erdogan ad Astana rappresenta un momento significativo nel rafforzamento delle relazioni tra Turchia e Russia. I due leader si sono incontrati più volte dall’inizio del conflitto in Ucraina, con Erdogan che ha visitato la Russia e l’Uzbekistan due volte: la prima nel 2022 e di nuovo nel settembre 2023. Tuttavia, una visita di Putin in Turchia, programmata inizialmente per il 12 febbraio scorso, è stata rinviata più volte e non si è ancora concretizzata. 

Putin, guerra Ucraina, Russia
Presidente della Russia, Vladimir Putin

Erdogan punta al canale commerciale nel Mar Nero

La Turchia è vista da Putin come un canale diplomatico cruciale, capace di dialogare sia con Mosca che con Kiev, oltre che con il resto dei paesi NATO di cui fa parte. Erdogan, da parte sua, punta alla riapertura del corridoio marittimo che permetteva l’esportazione di grano e altri prodotti ucraini dai porti bloccati dalla guerra, un corridoio che è stato chiuso a giugno 2023 a causa di un blocco imposto da Mosca. Questo corridoio consentiva l’esportazione di prodotti ucraini attraverso il Mar Nero, facilitando l’accesso ai mercati globali nonostante il conflitto. La chiusura del corridoio ha avuto gravi ripercussioni sull’economia ucraina e sulla sicurezza alimentare globale, e la sua riapertura sarebbe un importante passo avanti per la stabilità della regione.

Il vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai fornisce un contesto significativo per l’incontro tra i due leader. La Turchia, pur avendo lo status di Paese osservatore, cerca da anni di rafforzare i suoi legami con le economie asiatiche, mantenendo comunque relazioni stabili con l’Unione Europea. Dopo Astana, Erdogan sarà impegnato nel summit NATO a Washington dal 9 all’11 luglio, dove incontrerà il presidente americano Joe Biden. Un incontro importante, non solo per celebrare i 75 anni dell’Alleanza Atlantica, ma anche per discutere questioni importanti e delicate come Gaza, il sostegno americano a Israele, e la consegna degli F-16 promessi alla Turchia (aerei da combattimento monomotore dotati di 6 missili aria-aria ciascuno)

Erdogan
Erdogan

L’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai include Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, India, Pakistan e Iran, e la Turchia ambisce a un ruolo più centrale in questo contesto. La prospettiva di un maggiore coinvolgimento turco nell’Organizzazione è vista con preoccupazione dall’Unione Europea e dalla NATO, ma torna estremamente vantaggiosa per Putin, soprattutto nel suo interesse di rafforzare la posizione della Russia nello scenario internazionale. 

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo