De Luca: “Autonomia è legge sciagurata, pronti al referendum”

Il governatore campano ha definito "fuffa" le opere pubbliche realizzate con il Pnrr ed ha risposto all'invito di Zaia al gemellaggio, sostenendo che questo è possibile solo con una Regione che lotta per l'efficienza

Redazione
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sembrerebbe avere le idee chiare sulle numerose questioni in ballo in questi giorni a Roma. Dal successo del Pnrr, con l’approvazione da parte dell’Ue dell’emanazione della quinta rata, fino alle questioni legate all’autonomia differenziata. Il governatore campano non ha perso il suo sarcasmo e la sua solita capacità di critica ed oggi le sue riflessioni hanno riguardato da vicino anche il premier Giorgia Meloni. La sua lettera indirizzata al partito, a seguito dello scandalo di Gioventù Nazionale, ha soddisfatto De Luca, anche se non del tutto.

Io ritengo che non si debba parlare dei conti con il passato. Io penso che dobbiamo fare i conti con il presente” ha infatti sostenuto il Presidente di Regione, per poi continuare a criticare l’operato del governo Meloni per quanto riguarda il decreto legge Coesione. “E’ un anno che abbiamo perso per avere l’approvazione dell’accordo di coesione” ha dichiarato De Luca, per poi aggiungere: “Ci tengono bloccati 20 miliardi di euro da un anno“.

Sull’autonomia differenziata, Vincenzo De Luca non ha cambiato idea. “Siamo pronti al referendum” ha ammesso, definendo la riforma del governo “una legge sciagurata“, e sostenendo che non bastino le critiche a bloccare il suo iter di approvazione, perché servono anche delle proposte.

De Luca: “Sì al gemellaggio con chi accetta la sfida dell’efficienza

Vincenzo De Luca ha sostenuto che la necessità primaria del nostro Paese, ad oggi, riguarda la burocrazia, perché “mentre parliamo stanno accentrando a Roma tutti i flussi finanziari, Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica meridionale, Fondi di perequazione infrastrutturale“. Proprio per questo è necessario presentare delle proposte, che guidino il Paese verso la “burocrazia zero“. Il governatore campano ha consigliato di trasferire alle Regioni “le cose che servono agli imprenditori, pareri ambientali, sugli interventi energetici, sulle attività dentro i porti, pareri per i piani paesaggistici che ci bloccano per anni e anni“.

Questi infatti, secondo De Luca, sarebbero cambiamenti che aiuterebbero gli imprenditori e le famiglie, al contrario di ciò che prevede l’autonomia differenziata. Rispondendo, poi, alla proposta di Luca Zaia di gemellare il Veneto con una Regione del Sud Italia per provare insieme la nuova riforma, De Luca ha dichiarato perentorio: “Io mi gemello con tutti quelli che accettano il presupposto della sfida dell’efficienza“.

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In questo senso, il governatore della Campania sostiene che il gemellaggio comporti lo stesso numero di medici rispetto alla popolazione per quanto riguarda la Sanità, così come le stesse risorse pro capite rispetto al Fondo sanitario nazionale. “Se decidiamo questo noi ci gemelliamo con chiunque, ma se non facciamo queste cose prima, i gemellaggi sono una presa in giro” ha concluso De Luca.

De Luca: “Le opere pubbliche del Pnrr sono tutte fuffa

Vincenzo De Luca ha commentato anche le parole del governo Meloni sulla questione del Pnrr. L’Italia ha ottenuto il pagamento della quinta rata e si trova in prima posizione in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del Piano nazionale proprio perché siamo lo Stato membro che ha ricevuto finora l’importo maggiore, ovvero 113,5 miliardi di euro. De Luca, però, sembrerebbe nutrire qualche dubbio su questi dati.

Noi rivendichiamo sempre le rate che vengono sbloccate all’Unione Europea – ha dichiarato il governatore – ma quando andiamo a vedere le opere pubbliche fatte in quell’elenco, non ci sono, è tutta fuffa“. De Luca è più che scettico e sottolinea che, per quanto riguarda i fondi strutturali europei, “abbiamo speso in Italia lo 0,9%” e quindi “se andiamo avanti così, ovviamente non spenderemo niente. I fondi 21-27 sono ancora bloccati, non si è mossa una foglia dopo due anni“.

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