Plastica, scatta l’obbligo di tappi attaccati alle bottiglie

Da oggi la Commissione Ue impartisce l'obbligo di utilizzo del 'tappo solidale' per prevenire la dispersione di plastica nell'ambiente e invogliare i consumatori a riciclarlo insieme alla bottiglia

Redazione
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A partire da oggi scatta l’obbligo europeo di vendere contenitori per le bevande di plastica con il tappo progettato per rimanere saldo alla bottiglia, il cosiddetto ‘tappo solidale’. Tale misura è parte della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019, con cui Bruxelles ha vietato già dal 2021 la vendita di prodotti in plastica monouso, dai piatti alle posate, passando dalle cannucce ai cotton fioc.

Una politica che aveva già fatto discutere in Italia e che fine maggio la Commissione europea aveva permesso l’avvio ad una procedura di infrazione contro il nostro Paese perché non aveva recepito “pienamente e correttamente” la direttiva. Il tappo solidale previene la dispersione di plastica nell’ambiente e dovrebbe invogliare i consumatori a riciclarlo insieme alla bottiglia.

Plastica: la direttiva della Commissione Ue

I tappi e i coperchi di plastica sono tra gli articoli di plastica monouso che si trovano più frequentemente sulle spiagge dell’Ue“, specifica la Commissione europea nella direttiva nel monitoraggio dei rifiuti. Secondo quanto emerge da una ricerca elaborata dal Wwf, ogni anno entrano nell’ambiente marino 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, e altrettanti nell’ambiente terrestre. Inoltre, la produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra e si prevede che questa percentuale possa aumentare fino al 4,5% entro il 2060, se le tendenze attuali continueranno senza controllo.

Acqua nelle bottiglie di plastica Credit Ansa 1

In Italia, OpenPolis e Ispra hanno registrato i dati relativi alla raccolta differenziata nel 2023. La prima regione ad essere attenta all’ambiente è la Valle d’Aosta, dove si raccolgono più rifiuti plastici. Tra le altre regioni, i valori maggiori sono registrati in Emilia Romagna con il 43,82 kg a persona, Marche con il 39,87kg e Sardegna con il 38,52kg. I territori che riportavano valori minori sono invece Lazio che registra il 18,49 kg a persona, Basilicata 13,90 kg e Calabria con 9,10kg.

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