Meloni all’Ania: “In Italia va colmato il divario di protezione assicurativa”

All'80 anniversario dell'Ania, Meloni interviene con un messaggio che esalta l'importanza dell'assicurazione

Redazione
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Oggi la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha inviato un messaggio in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania) in corso a Roma, che festeggia i primi 80 anni di vita. Meloni nel messaggio affronta diverse tematiche.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Meloni, l’importanza delle assicurazioni

Meloni saluta Sergio Mattarella, dicendo che la sua presenza all’assemblea dell’Ania sottolinea “il ruolo strategico che il settore delle assicurazioni svolge nella nostra società e nello sviluppo economico della nazione”. La presidente sostiene che il settore assicurativo è fondamentale per le famiglie e le imprese perché “fornisce protezione contro gli eventi avversi e offre soluzioni per la gestione del rischio, investendo a lungo termine”.

Meloni dichiara, inoltre, che ha l’obiettivo di colmare il gap della protezione assicurativa: “Sono consapevole che in Italia, come in Europa, esiste un divario di protezione che va colmato, con un‘azione sinergica dello Stato e dei privati. E per questo dobbiamo tutti fare di più, ognuno per la sua parte”. La presidente è sicura che l‘assicurazione è essenziale nella pianificazione, nelle scelte dei cittadini e delle imprese e contribuisce alla stabilità finanziaria degli assicurati e del sistema economico.

Meloni afferma che è possibile raggiungere l’obiettivo solo se “la raccolta del risparmio rimane ancorata ai principi di trasparenza e di garanzia dei diritti degli assicurati e se le risorse raccolte vengono destinate a sostegno dell’economia reale, non come base per attività speculative ad alto rischio”. Per questo è fondamentale l’azione delle Autorità di settore, che devono cogliere i segnali di gestioni avventate o aggressive.

La premier parla dell’obiettivo di costruire un’Europa dove sia conveniente investire e fare impresa. E questo vuol dire anche abbandonare la logica dell’iper-regolamentazione che, in questi anni, ha reso il quadro normativo una selva burocratica e amministrativa e ha finito per limitare, invece che favorire, la competitività delle nostre imprese“. Per la presidente la sfida è “decisiva, ma che è alla nostra portata e che possiamo vincere se continueremo a fare gioco di squadra e a lavorare, insieme, per difendere il nostro interesse nazionale”.

Meloni riconosce che l’economia italiana sta crescendo più di altre nazioni europee: “I dati macroeconomici nazionali sono positivi e l’andamento di alcuni indicatori, dalla crescita dell’occupazione all’aumento degli investimenti, rappresentano importanti segnali di fiducia nel futuro della nostra economia”. Il governo vuole valorizzare questi segnali e sfruttarli: “Intendiamo farlo con la stessa visione che ha orientato la nostra azione in questo anno e mezzo, e che ha dimostrato di ottenere risultati significativi: non è lo Stato a creare ricchezza e occupazione, spetta alle imprese e ai loro lavoratori farlo, ma è compito dello Sato costruire l’ambiente più favorevole possibile a chi fa impresa”.

È questo l’approccio che il governo intende seguire e che ha seguito finora. Meloni si riferisce, per esempio alla “decisione di valorizzare il contributo delle compagnie di assicurazione nella gestione dei danni da catastrofe naturale e al conseguente ridisegno del quadro di sostegno e tutela delle imprese e dei cittadini”. La premier afferma che vogliono fare anche questo in Europa.

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