Il Presidente Biden ha definito la decisione della Corte Suprema un “pericoloso precedente” e ha sottolineato la gravità dell’evento: “Quattro anni fa, il mio predecessore ha mandato una folla violenta a Capitol Hill per bloccare il trasferimento pacifico del potere. Si è seduto e li ha guardati attaccare la polizia. Cosa è successo quel giorno? Uno dei più bui della storia Usa. Il popolo americano merita di avere una risposta nei tribunali prima delle elezioni”.
Trump: immunità, ma con dei limiti
La Corte Suprema, guidata dal presidente John Roberts, ha stabilito che Trump gode di un’immunità parziale riguardante gli atti ufficiali svolti durante il suo mandato presidenziale, chiarendo che “sotto la struttura costituzionale dei poteri separati, la natura del potere presidenziale richiede che un ex presidente abbia una certa immunità” dagli atti ufficiali mentre governa. Tuttavia, ha aggiunto che questa immunità non si estende agli atti non ufficiali, e spetterà ai tribunali di grado inferiore determinare quali atti rientrino in ciascuna categoria. Un ulteriore esame che ritarderà il processo per “sovversione elettorale” contro Trump a Washington, nonostante le prossime elezioni presidenziali previste per il prossimo novembre alle quali Trump è candidato.
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La sentenza della Corte Suprema crea una distinzione importante tra le attività di un presidente in carica e quelle di un individuo privato, stabilendo che il Presidente gode effettivamente di una forma di immunità durante il suo mandato, ma che non si estende a qualsiasi tipo di atto o comportamento, specie al di fuori del proprio ruolo istituzionale. Di conseguenza, qualora un tribunale dovesse giudicarlo colpevole di aver causato intenzionalmente l’assalto a Capitol Hill, tale gesto verrebbe considerato al di fuori dei propri comportamenti ufficiali, rendendo Trump perseguibile.
Biden si scaglia contro la Corte Suprema
Biden ha reagito con fermezza, affermando: “Nemmeno il presidente degli Usa è al di sopra della legge”. Ha descritto l’immunità parziale di Trump come un “terribile disservizio per le persone di questa nazione“. Ha poi aggiunto: “Il popolo americano dovrà fare ciò che la Corte avrebbe dovuto fare: decidere se l’assalto di Donald Trump alla nostra democrazia e il 6 gennaio lo rendono inadatto a ricoprire la più alta carica del Paese. E forse la cosa più importante: il popolo americano deve decidere se fidarsi ancora una volta di una presidenza di Donald Trump“.
Il 6 gennaio 2021, una folla di sostenitori di Trump ha assalito Capitol Hill nel tentativo di interrompere la certificazione della vittoria elettorale di Joe Biden. L’attacco ha portato a violenti scontri con le forze dell’ordine, provocando la morte di cinque persone e numerosi feriti. Trump è stato accusato di aver incitato la violenza con i suoi discorsi infuocati e le sue dichiarazioni riguardanti presunte frodi elettorali. L’assalto ha rappresentato uno dei momenti più critici nella storia moderna degli Stati Uniti, sollevando preoccupazioni sulla stabilità della democrazia americana.
Biden ha ricordato quei momenti drammatici, sottolineando l’importanza di ottenere giustizia e di garantire che tali eventi non si ripetano. La decisione della Corte Suprema, secondo il presidente, rischia di minare la fiducia del pubblico nel sistema giudiziario e nella capacità delle istituzioni di agire imparzialmente e con equità. Nel frattempo, Donald Trump, rafforzato dalla sentenza della Corte Suprema, sta cercando di ribaltare la condanna nel caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Secondo il New York Times, Trump ha incaricato i suoi avvocati di presentare una mozione per annullare il verdetto, a soli dieci giorni dalla sentenza di condanna prevista l’11 luglio.
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