Da ieri alle 12.30 a San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, un ragazzo di 19 anni è sparito, dopo essersi tuffato nel fiume Enza, senza più riemergere. Il suo corpo è stato trovato oggi intorno alle 14, dopo 24 ore di ricerche.
Reggio Emilia, l’incidente di ieri
Si chiamava Giustino Danilo Colella, il ragazzo che da ieri ha fatto perdere le sue tracce, dopo un tuffo nel fiume Enza, per l’ora di pranzo. Il ragazzo era un artigiano idraulico nato in Ucraina e cresciuto a Reggio Emilia. La vittima stava facendo una grigliata con altri due amici e non era più riemerso. I due hanno così lanciato l’allarme. L’incidente è avvenuto a San Polo d’Enza, nel Reggiano a confine con Parma, in un punto in cui un manufatto in cemento crea una sorta di cascata nel fiume. Il luogo dell’incidente non è lontano dal campo sportivo e dalle piscine.
È un tratto molto pericoloso, dove la corrente dell’acqua è forte, in più ieri il fiume era in piena a causa del maltempo dei giorni scorsi. Il corpo è stato trovato sulla sponda parmense del fiume, non lontano dalla riva opposta reggiana. A fare il ritrovamento i vigili del fuoco di Reggio Emilia, che stanno procedendo al suo recupero.
Alle ricerche hanno partecipato oltre ai vigili del fuoco, sommozzatori, carabinieri, protezione civile, elicotteri e dei droni, e i familiari del ragazzo. Sul posto anche il 118. Le autorità hanno sentito la testimonianza degli amici della vittima, che avrebbero anche un video nel cellulare dell’esatto momento in cui il ragazzo si è tuffato per non riemergere.
Nel 2016 nello stesso fiume aveva perso la vita una ragazza di 24 anni, trascinata via dalla corrente poco dopo essersi immersa nell’acqua per sfuggire al caldo, a Canossa, tra Currada e Compiano. Nel 2010 altri due decessi a Montecchio Emilia: le vittime erano un bambino di 11 anni e un ragazzo di 26 uccisi dal fiume in cui erano immersi per fare il bagno.