Matteo Renzi si è unito al prestigioso club dei “migliori” di Tony Blair. Quanto verrà pagato non si sa. Il leader di Italia Viva su questo non si è pronunciato e sembrerebbe non intenzionato a farlo. L’ex premier sarà un consigliere strategico ben pagato per il Tony Blair Institute for Global Change, l’organizzazione fondata dall’ex primo ministro britannico che aiuta leader e governi europei con le loro riforme. Sull’ammontare della consulenza, il leader fiorentino fa il misterioso: “Nulla di strabiliante”. Il solito balletto di numeri, con voci che parlano di un milione di euro, subito smentite dallo staff di Renzi: “Molto meno”.
Smart-working e poche ore mensili
Il lavoro sarà in modalità smart-working, con poche presenze mensili, permettendo a Renzi di continuare la sua attività di senatore. L’ex premier si occuperà direttamente di progetti di riforma. Blair ha già raccolto un bel gruppo di ex leader, come Sanna Marin, ex primo ministro finlandese, Sir Nick Carter, ex Capo di Stato maggiore della Difesa del Regno Unito, e Patrick Vallance, ex consigliere scientifico del governo britannico. Renzi è il primo italiano a unirsi a questa compagnia.
Renzi e Blair, la stessa visione riformista n Ue
L’affinità tra Renzi e Blair è nota da tempo, legati dalla visione di una sinistra riformista in Europa. Il contratto è stato firmato subito dopo le elezioni europee: se Renzi fosse stato eletto al Parlamento europeo, questo incarico sarebbe stato incompatibile con le regole UE. In Italia, invece, nessuna legge vieta ai parlamentari di fare consulenze per enti esteri.
Blair: “Matteo fornirà consulenze di alto livello”
La notizia della nomina è stata annunciata dal Tony Blair Institute for Global Change, con tanto di foto di Renzi e Blair insieme. “Il più giovane primo ministro italiano di sempre ha una storia di successi, dalle tecnologie digitali alle riforme radicali dei servizi pubblici”, dice la nota. Blair ha dato il benvenuto a Renzi: “Matteo sarà una preziosa aggiunta al nostro team, fornendo consulenze e approfondimenti strategici di alto livello”. Renzi, da parte sua, si dice “onorato di unirsi alla TBI. Tony Blair è stato una fonte di ispirazione per me negli anni di governo e sono lieto di poter lavorare con lui”.
L’apprezzamento di Scalfarotto
I consiglieri strategici di TBI forniscono consulenze ai leader politici impegnati in riforme radicali e importanti progetti di nation building. Renzi ha ricevuto anche l’apprezzamento di Ivan Scalfarotto: “Farà parte di un gruppo ristretto di leader globali che affrontano le grandi sfide del nostro tempo. Un grande riconoscimento del suo prestigio internazionale e della sua visione politica”.