“Una leggerezza che ha provocato molti problemi” così i datori di lavoro di Satnam Singh, il bracciante morto ieri dopo un incidente sul lavoro a Latina, hanno definito la sua morte. Una frase che ha generato numerose proteste, riaccendendo la discussione sulla sicurezza sul lavoro e sulla necessità di porre fine al terribile fenomeno del caporalato. Un giovane operaio ha perso la vita e invece di essere soccorso è stato abbandonato al suo destino, aiutato solo grazie all’intervento di un sindacato e alla solidarietà di alcuni suoi colleghi.
Ieri, la notizia della morte di Satnam ha sconvolto l’Italia ed ha costretto la politica a fare nuovamente i conti con un problema per cui ora non sembra esserci soluzione. “Non è stato un incidente sul lavoro – ha tuonato la segretaria del Pd Elly Schlein – Satnam è stato ucciso dallo sfruttamento e dalla disumanità, noi non lo possiamo accettare, parteciperemo alla manifestazione di Latina sabato“.
“In troppi in questo Paese hanno perso il senso della decenza e dell’etica. L’Italia rischia di diventare un Paese terribile quando un bracciante subisce un incidente sul lavoro e viene scaricato ferito gravemente come se fosse un sacco di immondizia” ha dichiarato Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra, unendosi al coro di solidarietà e protesta che in questi giorni sta scuotendo il nostro Paese.
Latina, Lollobrigida: “Tolleranza zero“
“Esprimo il mio cordoglio per la morte del bracciante indiano deceduto dopo essere rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro e abbandonato senza che nessuno gli prestasse soccorso” ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, aggiungendo che “il Governo Meloni è in prima linea su tutti i fronti per contrastare qualunque forma di sfruttamento sul lavoro. Siamo di fronte a una tragedia che non ci può lasciare indifferenti e sulla quale andrà fatta piena luce“.
Lollobrigida ha poi specificato che il Ministero del Lavoro e la Regione Lazio stanno lavorando “in modo concreto contro chi elude la legge e non ha rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori“, perché “in Italia non c’è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole. Tolleranza zero“.
Latina, Conte: “Mi aspetto parole e posizioni forti dalla premier Meloni, non silenzi“
In un post su X il leader pentastellato Giuseppe Conte ha ripercorso la tragica storia di Satnam, che ha “perso il braccio mentre lavorava sui campi per 4 euro l’ora“, non è stato soccorso ma è stato caricato su un pulmino e “scaricato come immondizia davanti casa, a fianco una cassetta per le fragole in cui viene lasciato il braccio che ha perso“. L’ex premier ha poi ammesso che questa vicenda “sembra la storia di uno schiavo di qualche secolo fa“.
Per questo Giuseppe Conte dice di aspettarsi dal premier Meloni “parole e disposizioni forti, non silenzi” perché “non possiamo chiudere gli occhi, non si può pensare di fare profitti annullando la dignità del lavoro e anche l’ultimo briciolo di umanità. Se ci facciamo scivolare addosso queste atrocità, smetteremo di difendere l’Italia e i suoi valori. Noi siamo pronti per fare la nostra parte in Parlamento contro questa barbarie, che va estirpata dai campi in tutta Italia“.
La Russa: “Nessuna tolleranza verso chi sfrutta i lavoratori“
È intervenuto sul tema anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha dichiarato di aver “appreso con profondo dolore della scomparsa di un ragazzo di 18 anni, rimasto schiacciato da un macchinario agricolo in provincia di Lodi e di un bracciante indiano, deceduto in provincia di Latina dopo essere rimasto ferito sul posto di lavoro e in seguito lasciato abbandonato senza alcun soccorso“.
La Russa ha parlato di “due casi apparentemente diversi ma che vedono ancora una volta sicurezza e sfruttamento incidere profondamente sulle vite delle persone“. Il presidente ha quindi dichiarato che “nessuna tolleranza sarà mai consentita a chi sfrutta i lavoratori e calpesta i loro diritti“.
© Riproduzione riservata