Roma, le opposizioni in piazza contro premierato e autonomia

Pd, M5s, Avs e Più Europa sono scesi in piazza a Roma per manifestare contro l'approvazione delle due riforme del governo Meloni

Redazione
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Ieri a piazza Santi Apostoli a Roma si sono verificate le manifestazioni dell’opposizione contro le riforme del governo Meloni sul premierato e sull’autonomia. Tra le bandiere dei 4 partiti – Pd, M5s, Avs e Più Europa – sventolavano anche quelle della pace, dell’Italia e dell’Europa.

Roma, le parole di Elly Schlein

La segretaria del Pd Elly Schlein ha partecipato attivamente alle manifestazioni, facendosi portavoce delle richieste delle opposizioni. La segretaria del Pd ha affermato: “E’ una bellissima piazza, con tanta partecipazione. L’abbiamo convocata in pochi giorni. La bellezza di vedere tante bandiere, diverse e tutte insieme, unite per difendere la costituzione e l’unità nazionale. Torneremo e la prossima volta sceglieremo una piazza più grande“.

Roma, manifestazioni
Roma, manifestazioni

Contro le riforme di Meloni Schlein ha dichiarato: Oggi al Senato è passato il premierato, la sedicente patriota sta portando avanti la sua riforma che spacca l’Italia. Stanno forzando anche alla Camera per portare avanti l’autonomia differenziata, una riforma che vuole aumentare le diseguaglianze. E’ importante essere qui come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare”.

La segretaria del Pd ha risposto anche all’assenza di Azione e Iv: “Noi ci siamo rivolti a tutti, abbiamo invitato tutti e rispettiamo le scelte di ciascuno. Io penso che sia importante aver dato questo segnale, per la prima volta aver convocato insieme una manifestazione unitaria, e c’è sempre il tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni“.

Elly Schlein ha chiarito gli obiettivi delle proteste: “Gli obiettivi sono quelli di evitare una riforma che non esiste in alcun paese al mondo, perché scardina gli equilibri tra i poteri dello Stato, a difesa della democrazia. E siamo qui per bloccare l’autonomia differenziata in questo cinico baratto che trascina indietro regioni che già si trovano a far più fatica. Con il capo solo al comando nella storia di questo Paese abbiamo già dato. Siamo qui tutti insieme perché siamo tutti e tutte antifascisti, Meloni cosa aspetta a cacciare dal suo partito quelli che hanno fatto i saluti romani e nazisti?“.

Roma, le dichiarazioni di Avs

Anche il leader di Europa Verde Angelo Bonelli è intervenuto durante la manifestazione: “La piazza di oggi è un segnale al Paese, bisogna essere uniti. E’ un piccolo passo, ma significativo, per costruire l’unità delle opposizioni e mandare Meloni all’opposizione. Siamo qua insieme senza pregiudiziali. Chi non è oggi in piazza deve riflettere rispetto a quello che è un sentimento sempre più crescente di profonda preoccupazione. Vogliamo scassare la figura di garanzia del presidente della Repubblica? Vogliamo vendere il sud a Salvini? No grazie. La politica deve intervenire con responsabilità ed è quello che noi di Avs vogliamo fare”.

Il leader di Sinistra Italiana e di Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni ha sottolineato: “Questa è una piazza repubblicana, costituzionale e anti fascista. Noi non abbiamo alcun imbarazzo a definirci tali, abbiamo chiesto alla Meloni di fare abiura, abbiamo perso tempo, loro non sono anti fascisti”.

Roma, intervengono anche Giuseppe Conte e Riccardo Magi

Anche il M5s sostiene le proteste e il leader Conte ha dichiarato: Non ci sono calci e pugni a nostri deputati nell’aula di Montecitorio che ci fermeranno. La nostra reazione contro l’autonomia differenziata, contro lo spacca Italia è forte e unitaria: non passeranno. Questa piazza è la migliore risposta all’arroganza e alla violenza”.

Noi siamo la risposta, noi qui presenti. La settimana scorsa si è consumato uno spettacolo indegno di una democrazia. Quella non è stata una rissa, ma un pestaggio contro Leonardo Donno. Colpito con calci e pugni. Se non fossero intervenuti i commessi parlamentari, come lo avrebbero ridotto? E Donno è stato punito alla stregua dei suoi aggressori. Una vergogna da parte dell’ufficio di presidenza”, ha aggiunto Conte.

Riccardo Magi, il segretario di +Europa, ha assicurato che contro il premierato “raccoglieremo milioni di firme e dimostreremo in modo democratico che il Paese non è d’accordo con le idee anti democratici e illiberali che questo governo sta portando avanti”.

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