In questi giorni le acque agitate del Terzo polo continuano a far discutere. Ieri Renzi ha incontrato Francesco Rutelli nell’Auditorium Parco della musica di Roma sotto l’ala dell’Ance. L’Associazione dei Costruttori ha offerto un tetto comune agli ex sindaci di Firenze e della Capitale per parlare di rigenerazione urbana e rigenerare i riformisti.
Un’operazione non facile: Renzi e Rutelli si conoscono e si stimano da oltre tre decenni. L’ex premier iniziò a fare politica a Firenze quando il leader della Margherita era Rutelli: e fu nella palestra dei giovani della Margherita che Renzi imparò la sua leadership. “La vostra generazione di sindaci ha insegnato molto a tutta la politica“, riconosce Renzi a Rutelli dal palco.
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Il terzo polo sembra un campo di battaglia che coinvolge non solo Matteo Renzi e Carlo Calenda, ma anche Luigi Marattin, Teresa Bellanova, Ettore Rosato ed Enrico Costa. Da una parte il leader di Azione attende la “costituente repubblicana” e Renzi stacca i tagliandi del tesseramento in vista del congresso, fissato a ottobre. Davanti questi presupposti, Rutelli torna in campo: “Serve un federatore di esperienza capace di unire centristi e liberali, cattolici e socialisti, renziani e calendiani” scrivono da Il Tempo.
Un dirigente di Italia Viva – fino a ieri fedelissimo renziano – scrive: “Abbiamo bisogno di una sana dose di umiltà e di concretezza. Bisogna decidere in questo momento con chi stare. Ed allora è inutile pensare a congressi di Italia Viva che non servono a nulla“.
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