Ieri in Argentina è stata approvata dal Senato la Legge Base: un pacchetto di riforme del presidente ultraliberista Javier Milei sulla deregulation e sulle privatizzazioni. Il pacchetto è passato grazie al voto decisivo della presidente del Senato Victoria Villaruel, che ha rotto la parità assoluta registrata nelle due precedenti votazioni con 36 favorevoli e 36 contrari.
In sei mesi di governo Milei è la prima legge approvata dal Parlamento. Durante il dibattito in Senato il testo legislativo ha subito oltre 40 modifiche. Per questo dovrà tornare all’esame della Camera dei Deputati per la definitiva approvazione.
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Argentina, la Ley Bases
La Legge Base è un pacchetto legislativo che stravolge l’assetto economico-sociale dell’Argentina. Il provvedimento nasce per rispondere ad un deficit fuori controllo, in un Paese dove circa il 30% dei cittadini vive sotto la soglia di povertà. La legge toccherebbe i diritti dei lavoratori, l’energia, le imprese statali e garantirebbe poteri amministrativi, economici e finanziari all’esecutivo. La legge avrebbe un grande impatto anche sul sistema economico, che in Argentina è già piegato da un’inflazione al 290% e dalla svalutazione del 50% del peso sul dollaro.
Il governo Milei punta alla crescita economica del paese incrementando le esportazioni energetiche e minerarie; infatti, per assecondare l’obiettivo sono previste modifiche alle leggi che regolano tali settori. Nel pacchetto anche la privatizzazione di una lunga lista di aziende statali, ieri ridimensionata al Senato nella negoziazione con le opposizioni.
Ad essere toccati anche il mondo del lavoro e il sistema pensionistico. Un esempio è la proposta di eliminare la moratoria che concede la possibilità di accedere alla pensione anche per i lavoratori che non avevano versato tutti i contributi. Ieri durante la discussione in Senato il governo, affinché il testo legislativo passasse, ha dovuto rinunciare a molte delle richieste presentate.
Argentina, scontri al Senato durante la discussione
Mentre in Senato si discuteva la Legge Base, nella piazza antistante il Congresso si consumavano numerosi scontri tra migliaia di manifestanti dell’opposizione e le forze dell’ordine. L’Ufficio della Presidenza argentina ha diffuso una nota con la quale si congratula con queste ultime per aver fermato le proteste. I manifestanti vengono definiti terroristi e la protesta un colpo di stato.
“L’Ufficio del presidente della Repubblica si congratula con le Forze di Sicurezza per l’eccellente operato reprimendo i gruppi terroristi che con bastoni, pietre e incluso granate hanno cercato di perpetrare un colpo di Stato, un attentato contro il normale funzionamento del Parlamento”. Il bilancio provvisorio degli incidenti registra per ora 24 arresti e 20 agenti feriti, ma non si conosce ancora il numero dei feriti tra i manifestanti. Un arrestato è stato trovato in possesso di una granata di tipo chimico.
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