Conte si dimette? I ‘postumi’ delle Europee per il Movimento 5 Stelle

Le europee hanno devastato il Movimento 5 Stelle. Il futuro di Conte è incerto così come quello del partito stesso. Quali scenari si aprono da queste elezioni?

Giulia Fuselli
4 Min di lettura

Quel maledetto 9,99%. Le elezioni europee sono state un vero fulmine a ciel sereno per il Movimento 5 Stelle e Giuseppe Conte. L’era della pandemia lo aveva reso una stella della politica ma come si sa, più è luminosa e più può bruciare.

E Conte è bruciato, perdendo ben 2 milioni di voti in pochissimi anni. Questione di sfiducia: l’idea del campo largo con il Partito democratico, il reddito di cittadinanza, tutti elementi che potrebbero aver influito sulla preferenza alle urne di sabato e domenica scorsi. Ciò che è certo, è che Conte ora deve fare i conti con il suo partito. Questa sera, infatti, si terrà al termine dei lavori d’Aula alla Camera, un’assemblea dei gruppi del Movimento 5 Stelle alla presenza dell’avvocato di Volturara Appula.

Movimento 5 Stelle: Conte incontra senatori e deputati

Quella si questa sera è una riunione a cadenza periodica con i senatori e i deputati del Movimento 5 Stelle nell’aula dei gruppi parlamentari a Montecitorio. Voci interne al partito raccontano di come Conte sia “scosso come lo siamo tutti” per il risultato raggiunto alle europee. Il leader di Campo Marzio parla di ‘delusione‘: “Faremo una riflessione interna sulle ragioni del risultato che non è quello che ci aspettavamo, ma assicuro che i nostri europarlamentari saranno assolutamente coerenti rispetto agli impegni annunciati in campagna elettorale“, aveva affermato ieri una volta appresa la sconfitta del M5S alle europee.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Le voci più vicine al leader escludono – per ora – “scenari apocalittici“. Al momento il futuro dei pentastellati è ad un bivio: Conte preferirebbe evitare dimissioni immediate che potrebbero apparire come una fuga dalla barca alla deriva.

Stamattina l’ex presidente del Consiglio ha riunito i direttivi dei gruppi parlamentari per scambiare un primo giro di opinioni. “Abbiamo solo messo giù i titoli, dire che abbiamo discusso di questioni di merito non sarebbe giusto. Conte è in posizione di ascolto“, spiega chi era presente. La discussione si è incentrata su due pilastri: il primo è quello politico che spinge ad un rapporto unitario con il Partito democratico e Alleanza Verdi Sinistra nell’ottica di un fronte unito. Il secondo asse riguarda, invece, la revisione delle regole interne. “Non abbiamo avuto coraggio di evolvere rispetto a vincoli antichi, gli altri hanno molte figure di riferimento e questo si vede anche nelle elezioni, noi se ne abbiamo di qualificati li uccidiamo nella culla“, spiega un parlamentare pentastellato.

Movimento 5 Stelle: e ora?

Il 9,99% raggiunto nelle elezioni europee è uno spunto di riflessione per il Movimento 5 Stelle. Al momento si aprono più scenari in merito ai prossimi passi da compiere per la sopravvivenza del partito. Si parte da una possibile assemblea costituente, per poi passare agli Stati generali del Movimento, al Consiglio nazionale, che contiene molti volti noti del Movimento ma che finora hanno mai avuto un peso significativo.

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