Inflazione, l’Italia comincia a respirare: come cambiano i tassi di interesse dei mutui

Redazione
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È chiaro a tutti che in Italia l’inflazione ha preso il sopravvento. Il caro prezzi, pur arrivando ad una stabilizzazione, ha ridimensionato le vite degli italiani. Per tamponare la situazione, nella riunione del 6 giugno la Banca Centrale Europea ha tagliato di 25 punti il costo del denaro, dopo 9 rialzi consecutivi. Ciò comporta che il tasso sul rifinanziamento è arrivato dal +4,50% al +4,25%. Manovra che andrà ad incidere sui mutui, come conferma la Presidente della BCE Christine Lagarde a Sky TG24.

Le conseguenze della politica anti inflazione

Questo taglio dei costi porta la BCE a concludere il biennio di politiche incentrate a contenere l’inflazione che ha raggiunto l’apice al 17%. Nonostante l’Eurozona abbia avuto delle conseguenze non omogenee rispetto al calo dell’aumento dei prezzi, gli effetti della BCE hanno cambiato gli scenari. In Italia la situazione si è notevolmente modificata con l’inflazione che è passata dal 2% all’1% a differenza della situazione nell’Unione Europea rimasta invariata a 2%. Per i mutui variabili è stato calcolato che la riduzione mensile si aggira intorno ai 18$ ma per assistere ad una diminuzione consistente ci vorrà ancora qualche anno.

I vantaggi tratti per i mutui

Le conseguenze delle politiche volte a contenere il caro prezzi vanno a coinvolgere e a ridurre anche i Futures sugli Euribor, secondo quanto riportato da Sky TG24. Questi strumenti, consentono agli investitori di impegnarsi nell’acquistare o vendere prodotti finanziari ad un costo stabilito nel futuro. Gli effetti delle politiche adottate dalla BCE si sono visti nel primo quadrimestre del 2024, quando sono aumentate le richieste di finanziamenti del 17%, secondo quanto riporta l’osservatorio Facile.it.

Questo incremento è dato sicuramente alle condizioni favorevoli date dai tassi fissi, nonostante i tassi variabili siano ancora elevati. Per chi chiede un mutuo standard di 126.000 euro con una durata di 25 anni (LTV del 70%), i tassi partono da un TAN del 2,87% che corrispondono ad una rata mensile pari a 589 euro. Nel caso in cui si volesse surrogare il proprio finanziamento si può beneficiare di condizioni favorevoli. I tassi per la surroga attuali partono dal 3,05% con una rata mensile di 600 euro che arriva a 587 euro con la surroga green. Con un mutuo di 747 euro, il tasso permetterebbe di ridurre la rata di 147 euro al mese.

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