Europee, Salvini scommette: “Per la prima volta potrà esserci una maggioranza di destra”

"Vorrei un'Europa che fa meno cose e le fa bene, difende famiglie e imprese dalla concorrenza sleale cinese piuttosto che turca" ha dichiarato il vicepremier, parlando del futuro che vorrebbe costruire nell'Ue

Redazione
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Nell’ultima giornata prima dell’inizio del voto per le elezioni Europee anche Matteo Salvini ha voluto ricordare le prerogative della Lega in materia di Europarlamento. Ospite a Mattino Cinque, trasmissione Mediaset, il vicepremier ha innanzitutto voluto ricordare a tutti gli italiani come il decreto Salva-casa sia operativo e come è quindi possibile “andare in tutti i comuni per chiedere come regolarizzare e sanare i piccoli problemi interni alla propria abitazione“. Salvini ha sottolineato, poi, che il decreto “aiuterà tanti italiani, che torneranno finalmente pieni padroni in casa loro“.

Tornando poi a parlare di Europa, Salvini ha voluto mandare un monito agli alleati: “Per la prima volta nella storia dopo 50 anni ci potrà essere una maggioranza di centrodestra” e per questo “chi divide il centrodestra, chi preferisce Macron a Le Pen, chi preferisce uno che parla di guerra a una che parla di pace, fa un dispetto all’Italia non a Salvini“. Il leader della Lega ha poi sottolineato, probabilmente volendo far arrivare il messaggio ad Antonio Tajani: “Berlusconi ci ha insegnato che il centrodestra vince se unito e determinato“.

Marine Le Pen
Marine Le Pen

Salvini non sembra credere né temere i sondaggi e dichiara che “la grande e bella sorpresa di queste elezioni sarà la Lega” e che l’obiettivo del partito è quello di ottenere “un voto in più rispetto alle ultime elezioni politiche“. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha infatti sostenuto che alle ultime elezioni molti italiani non avevano votato la Lega per il governo in coalizione con Draghi e M5S, ma Salvini ha sottolineato che “tanta gente mi dice che sabato e domenica ci voterà perché sull’idea di Europa che sarà abbiamo le idee più chiare di altri“.

Salvini: “La scelta di domani è tra guerra e pace

Anche Matteo Salvini si è unito al coro di esponenti politici che hanno invitato gli italiani ad andare a votare. Il problema dell’astensionismo in Italia è sempre più grave e il leader della Lega ha voluto ricordare che dal suo punto di vista quella di domaniè soprattutto una scelta tra la guerra e la pace“. Il vicepremier si è detto “pesantemente preoccupato” da quei leader europei che “parlano di guerra, dell’ipotesi di mandare soldati italiani in Ucraina, a combattere e morire e addirittura a usare le armi per bombardare in Russia“.

Il ministro ha dichiarato che questa decisione porterebbe “la terza guerra mondiale alle porte di casa” e per questo “la Lega dice no“. Salvini ha poi sottolineato che “Abbiamo già vissuto con i nostri nonni e genitori due guerre mondiali sulla pelle, partite per la follia di qualcuno, non scherziamo sulla pelle dei nostri figli“. Proprio per questo “l’idea della Lega è chiara, difendere i confini europei dall’immigrazione clandestina, difendere il concetto di famiglia fondata sull’unione tra un uomo e una donna e non altre cose ma la guerra è sopra a tutto. Dalle guerre i poveri cristi ci rimettono“.

Emmanuel Macron
Emmanuel Macron, presidente della Francia

In conclusione Salvini ha evidenziato: “Chi sceglie la Lega mi dà un mandato preciso. Non invieremo un solo soldato italiano a combattere in Ucraina e non permetteremo che un solo proiettile italiano colpisca e uccida in Russia perché altrimenti è la fine. La scelta per la Lega è una scelta di pace“. Salvini ha poi attaccato direttamente Emmanuel Macron, definendolo un “bombarolo” consigliandogli: “Macron, vuoi la guerra? Mettiti l’elmetto, vai a combattere e non rompere le palle“.

Salvini: “L’Europa deve difendere i suoi confini dall’immigrazione clandestina

Salvini ha poi parlato di immigrazione, sostenendo che “l’Europa invece di parlare a sproposito di guerra dovrebbe difendere i confini italiani dall’immigrazione clandestina perché non vorrei che tra qualche anno l’Italia fosse una colonia per metà islamica e per metà cinese“. Una dichiarazione complessa da capire e che si lega ad un’ulteriore affermazione: “Vorrei per i miei figli e per i figli degli italiani un futuro di serenità, di lavoro, di università, di pace, non il velo islamico integrale. Chi ritiene che le donne valgano meno degli uomini nella mia Italia non è benvenuto“.

Il leader della Lega ha poi concluso il suo discorso, descrivendo l’ipotetica Europa che potrebbe essere definita dal lavoro del suo partito: “Vorrei un’Europa che fa meno cose e le fa bene, difende famiglie e imprese dalla concorrenza sleale cinese piuttosto che turca. Chi ritiene che la donna non possa lavorare, amare o sposare chi vuole, non è benvenuto. Dobbiamo poterlo dire“.

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