Per molte famiglie con bambini i centri estivi sono sempre stati una salvezza. I piccoli giocano, si divertono, staccano dagli smartphone e pensano solo a godersi la loro estate. Da qualche anno però, le colonie sono diventate un vero e proprio lusso che poche famiglie riescono davvero a permettersi.
Centri estivi: i costi esorbitanti
I centri ricreativi per ragazzi sono un luogo di svago, ma anche di apprendimento come suonare uno strumento musicale, imparare una lingua straniera, fare teatro, etc. Per tante famiglie che non possono contare su una rete stabile di parenti, rappresentano un vera salvezza. Ma anche i centri estivi hanno un costo, ed in alcuni casi può superare i 2mila euro. I dati più recenti e indicativi sono quelli elaborati da Adoc – l’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori – ed Eures – Ricerche economiche e sociali – che nell’estate scorsa hanno analizzato i costi medi dei centri estivi da Nord a Sud.
Secondo la ricerca, il costo medio in Italia per una famiglia è pari a 140,50 euro per una settimana ad orario pieno e a 95,80 euro per la mezza giornata. In Italia il periodo di chiusura delle scuole è di circa 12 settimane, la spesa stimata arriva a circa 2.200 euro se si hanno due figli.
Nell’ipotesi in cui una famiglia riesca ad iscrivere i propri bambini a un centro estivo per 5 settimane, il costo totale sarebbe di 702 euro per il primo figlio, cui bisogna aggiungere altri 671 euro circa per ogni figlio aggiuntivo. La spesa totale è rilevante: 1.373 euro per una famiglia con due figli e 2.040 euro per una famiglia con tre figli. Nel report si differenzia poi il costo sulla base della Regione. Nelle regioni settentrionali, la spesa media per una settimana in un centro estivo privato a tempo pieno è di 159 euro, mentre al Centro scende a 123 euro. Nelle regioni meridionali scende a 105 euro.
Centri estivi: il decreto firmato da Valditara
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo estivo. Il provvedimento è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie non commerciali. Con le risorse – circa 80 milioni di euro in più – si potranno attivare percorsi per 800mila e 1,3 milioni di studenti.
