Forza Italia chiude la campagna elettorale a Napoli: Tajani punta al 10%

"Io gliel'ho spiegato come funziona a Bruxelles... Non si può ritornare a votare, un governo europeo bisogna comunque farlo" ha spiegato il vicepremier, non escludendo quindi la necessità di un accordo con la sinistra a Bruxelles

Redazione
5 Min di lettura

Forza Italia ha deciso di chiudere la campagna elettorale a Napoli, in piazza Matteotti, davanti ad un pubblico pieno di speranze e di fiducia. Immancabile Antonio Tajani, nuovo volto degli Azzurri, gli stessi che fino a pochi mesi fa potevano ancora contare sul Cavaliere. Anche in questa celebrazione, il nome e il ricordo di Silvio Berlusconi riecheggiano in ogni angolo e soprattutto in ogni mente. Ad un certo punto parte anche un coro: “Silvio! Silvio!“.

Il ricordo di Berlusconi, però, non è solo una questione di rispetto ma anche la necessità di dimostrare che dopo la morte del cavaliere i forzisti non sono scomparsi e non se ne sono andati con lui. La premonizione della fine del partito a seguito della morte del suo fondatore per ora si è rivelata inesatta. Antonio Tajani ha assunto il duro compito di suo successore e continua a guidare gli Azzurri verso il primo vero risultato dalla morte di Berlusconi.

Tajani non sembra preoccupato per le Europee. I sondaggi sono dalla sua parte, ma il segretario sembra voler puntare ancora più in alto delle stime. “Raggiungeremo il 10%” tuona dal palco di Piazza Matteotti a Napoli, davanti alla piazza gremita e alle decine di cartelloni in onore di Forza Italia. In uno è anche possibile leggere: “Tajani come Sinner“.

Tajani: “L’unico voto utile è quello dato a Forza Italia

Antonio Tajani durante la chiusura della campagna elettorale di Forza Italia ha voluto specificare un paio di cose. La prima è che “non c’è un erede di Berlusconi, io non lo sono. Voi tutti lo siete. Questa manifestazione è dedicata a lui“, la seconda è che “l’unico voto utile è quello dato a Forza Italia“. I forzisti si sono posti un’obiettivo, quello del risultato a due cifre, e tra pochi giorni sarà possibile scoprire se il pronostico è corretto.

Vedremo cosa succederà, ci davano per spacciati un anno fa e mi pare che stia accadendo l’esatto contrario” ha sostenuto Tajani, per poi rifiutarsi di dare un giudizio sul futuro degli alleati: “Se prenderemo più voti di Salvini? Non faccio la corsa con gli alleati, io penso a prendere voti per Forza Italia per svolgere un ruolo politico importante, quello di una grande forza moderata, al centro come la Democrazia cristiana con i suoi alleati in passato. Siamo tra Meloni e Schlein“.

Matteo Salvini sul Ponte sullo Stretto
Matteo Salvini, leader della Lega

Il ministro degli Esteri ha poi sottolineato che all’Europarlamento bisognerà “combattere una grande battagli di libertà” e che Forza Italia “sarà sempre leali nei confronti del Presidente del Consiglio e dei nostri alleati, della Lega e di Fratelli d’Italia, ma distinti perché noi siamo una grande forza popolare liberale, europeista e atlantista“.

Tajani: “Sarà necessaria un’alleanza con i socialisti

Giorgia Meloni anche ieri ha confermato nuovamente la sua intenzione di non allearsi con i socialisti in Ue. “Mai con la sinistra per me vale in Italia come vale a Bruxelles” ha infatti sostenuto il premier. Antonio Tajani, però, non sarebbe proprio della stessa opinione e non pe runa questione di valori ma proprio per una questione di numeri.

Giorgia Meloni, Matteotti
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni

Io gliel’ho spiegato come funziona a Bruxelles… Non si può ritornare a votare, un governo europeo bisogna comunque farlo – ha dichiarato il vicepremier – Non siamo mica a Palazzo Chigi o nel Parlamento italiano. Cinque anni fa, sono stato io a chiamare Salvini e dirgli ‘non può essere il socialista Timmermans il presidente della Commissione’. Lui ha chiamato Conte e poi c’è stato un accordo su Ursula. Ma questo è stato possibile facendo una maggioranza con i socialisti“.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo