Crosetto contro Salvini: “Dibattito surreale, sta facendo campagna elettorale”

Parole forti quelle espresse dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispetto ai toni accesi del dibattito pubblico sull'invio delle armi in Ucraina

Redazione
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In Italia ormai il dibattito si è orsinizzato. Ma io, che sono una persona seria, mi rifiuto di orsinizzarmi“. Queste sono le parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, rilasciate al Foglio rispetto ai toni della discussione pubblica sulle armi e sul sostegno del Paese all’Ucraina.

Il ministro parla di una certa surrealtà che contraddistingue l’Italia dagli altri Paesi: “Anche le dichiarazioni di Matteo Salvini sono parte di questo dibattito surreale, forse è la campagna elettorale” afferma Crosetto riferendosi all’ultima uscita del leader del Carroccio alla Stampa estera.

Le parole di Crosetto

Il vicepremier tra un elogio al generale Vannacci e la chiamata all’ex presidente americano Donald Trump, ha infatti minacciato di non firmare più alcun decreto per inviare armi a Kyiv, se prima non avrà certezza di un uso esclusivamente difensivo. Crosetto si dice esterrefatto: “I veri bellicisti sono quelli che non vogliono sostenere l’Ucraina. La lettura data in Italia è stata un po’ enfatizzata. Gli statunitensi hanno autorizzato l’uso verso un unico obiettivo specifico in Russia, che è quello da cui partono gli attacchi missilistici, non l’utilizzo in modo estensivo, come qualcuno ha cercato di dire“.

Di fatto, il ministro della Difesa è stato sempre in guardia per non concedere spinte alle ragioni del capo del Cremlino, cercando di evitare polemiche strumentali, ma al contrario, ha sempre difeso la causa del presidente ucraino Zelensky: “Non vogliamo una ulteriore escalation. Dobbiamo impedire alla Russia di pensare di poter conquistare ogni nazione più debole, altrimenti dopo l’Ucraina toccherà ad un’altra“. A differenza di Salvini, Crosetto si è detto sempre contrario alla leva obbligatoria e a favore di un coordinamento tra le varie difese europee.

Rispetto all’ipotesi che il ministero decida di rendere pubbliche le liste con il materiale bellico accordato a Kiev: “Ci sto riflettendo, come ho detto in Parlamento, sto valutando se desecretare parte delle informazioni, come accade in altri paesi. Ma non ho ancora deciso“, ha affermato Crosetto.

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