Un weekend di fuoco per Roma, dove la sicurezza sarà al centro dell’attenzione. La capitale si prepara ad affrontare una serie di eventi ad alto rischio: cortei pro Gaza, proteste contro il governo e la chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni in Piazza del Popolo. La parata del 2 giugno aggiunge ulteriori sfide per le forze dell’ordine.
Saranno circa mille gli agenti impiegati solo domani per garantire il corretto svolgimento delle manifestazioni in città. La tensione è già palpabile dal pomeriggio di oggi, con il sit-in del movimento degli studenti in Piazzale Aldo Moro. “All eyes on Rafah” (Tutti gli occhi puntati su Rafah) è lo slogan della manifestazione, che ha già ottenuto milioni di condivisioni sui social media.
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Il clou delle proteste è previsto per domani pomeriggio, con un doppio appuntamento. A partire dalle 14, si terrà un corteo indetto da Potere al Popolo e dai Collettivi, con oltre duemila manifestanti attesi da tutta Italia. “Dall’intifada studentesca alle piazze. Fermare il genocidio, saldare l’opposizione al governo Meloni contro guerra, miseria e sfruttamento” è lo slogan lanciato da Cambiare Rotta. Il corteo partirà alle 14:30 da Piazza Vittorio e si concluderà a Porta Pia, di fronte alla sede del Ministero dei Trasporti, guidato dal vicepremier Matteo Salvini. Sono previste bonifiche, rimozione dei veicoli e chiusure di strade al passaggio del corteo.
Contemporaneamente, Giorgia Meloni sarà presente a Piazza del Popolo per la chiusura della campagna elettorale di Fratelli d’Italia in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. All’evento, che si aprirà alle 14, sono attese circa 5mila persone. Sempre nel pomeriggio, l’area del Quirinale vedrà un rafforzamento delle misure di sicurezza per il cambio della guardia e per il concerto organizzato nel Salone dei Corazzieri in occasione del 78° anniversario della Repubblica.
L’attenzione massima continuerà anche domenica, per le celebrazioni del 2 giugno. Il centro storico sarà sorvegliato speciale durante la tradizionale parata ai Fori Imperiali, per prevenire eventuali blitz o azioni dei movimenti pro Gaza o pacifisti. Nel frattempo, a Milano, i Giovani Palestinesi hanno organizzato un corteo per il 2 giugno, ribattezzato “festa della contro Repubblica”, con lo slogan “Blocchiamo la fabbrica della morte della Cabi Cattaneo”.
Secondo quanto spiegato sui social, la data del 2 giugno è vista come un’occasione per esercitare pressione non solo sul governo Meloni, ma anche sullo Stato italiano, storicamente schierato al fianco del sionismo.
Infine, il Viminale ha annunciato che in occasione del prossimo vertice dei leader del G7, che si terrà a Borgo Egnazia in Puglia dal 13 al 15 giugno, le frontiere nazionali terrestri, marittime e aeree saranno temporaneamente soggette a controlli, come da prassi consolidata in eventi analoghi. Il ripristino dei controlli alle frontiere avverrà dal 5 al 18 giugno, per garantire la sicurezza durante il vertice.
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