Roma, 20enne trovato in possesso di una pistola non registrata: “L’ho costruita con la stampante 3D”

Il giovane era nel mirino degli agenti già da tempo a causa della condivisione di alcuni video su Telegram con l'obiettivo di inasprire l'odio razziale e di esortare ad azioni violente

Redazione
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La Polizia di Stato nella tarda serata di ieri ha proceduto all’arresto di un 20enne italiano, trovato in possesso di una pistola non regolarmente detenuta. Il giovane era già da tempo nel mirino delle forze dell’ordine a causa di alcuni video diffusi su canali Telegram, in cui erano riprese aggressioni nei confronti di persole di colore, stragi compiute per motivazioni di odio razziale e anche inviti a commettere reati violenti.

Inoltre, il giovane avrebbe cercato online istruzioni per costruire armi da fuoco, oltre ad aver comprato materiali che potrebbero essere stati utilizzati proprio a quello scopo. Una volta fermato, il 20enne avrebbe confessato di aver costruito la pistola da solo, grazie all’ausilio della sua stampante 3D. Una confessione forse unica nel suo genere, almeno in Italia, che ha costretto gli agenti della Polizia di Stato a procedere con il sequestro dell’armeria fai-da-te in possesso del giovane. Durante la perquisizione nella sua abitazione, poi, sono stati trovati nuovi elementi che potrebbero aggravare ancora di più la posizione del giovane romano.

Roma, altre armi nell’appartamento del giovane

Durante la perquisizione nell’abitazione del 20enne fermato, gli agenti della polizia hanno trovato, oltre alla stampante 3D utilizzata per costruire la pistola in suo possesso, anche componenti di uso comune utili alla costruzione dell’arma, materiale necessario alla ricarica delle cartucce, 25 cartucce già caricate, numerosi bossoli, ogive per la fabbricazione di ulteriori munizioni, un coltello di 30cm, della polvere da sparo e una carabina ad area compressa. Non è chiaro però se in passato il giovane abbia avuto la possibilità di utilizzare le armi in suo possesso.

Poiché il giovane era tenuto sotto controllo a causa della condivisioni da parte sua di video preoccupanti, quali decapitazioni e uso di armi da fuoco, è stato sequestrato dalla sua abitazione anche del materiale elettronico che è ora al vaglio delle autorità. Un arresto che ha permesso di fermare in tempo un ragazzo che avrebbe potuto diventare pericoloso e il quale ora dovrà rispondere delle accuse di reati di incitamento all’odio e alla violenza.

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