Minacce alla giornalista Francesca Fagnani: scatta la vigilanza speciale

La conduttrice di Belve è sotto protezione dopo aver ricevuto minacce per il suo libro sulla criminalità romana "Mala Roma Criminale"

Redazione
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La Prefettura di Roma ha deciso di attivare una vigilanza speciale per la giornalista Francesca Fagnani, conduttrice del programma Belve e autrice del libro Mala Roma Criminale, a causa di insulti e minacce sempre più pressanti. La Fagnani è finita nel mirino della criminalità capitolina dopo la pubblicazione del suo libro.

Il libro sulla criminalità romana

Recentemente, la giornalista ha ricevuto minacce provenienti dagli ambienti malavitosi romani, scatenate proprio dalla diffusione del suo ultimo libro. In Mala Roma Criminale, la Fagnani porta alla luce le vicende criminali della Capitale, con particolare attenzione a chi gestisce le piazze di spaccio. Il volume si sofferma anche sul caso dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, capo degli ultras della Lazio, assassinato il 7 agosto 2019 da un sicario al parco degli Acquedotti. Fagnani cita nomi e cognomi dei boss e descrive il potente sodalizio degli albanesi, dettagliando il business della cocaina che, anche a Roma, muove milioni di euro e scatena violente lotte per il controllo delle piazze di spaccio.

Le minacce e la reazione delle autorità

Da quando il libro è stato pubblicato, la giornalista ha iniziato a ricevere minacce che hanno spinto la Procura di Roma a intervenire. Il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai, ha espresso la sua solidarietà alla Fagnani: “Se un libro, un lavoro giornalistico, fanno innervosire la criminalità, vuol dire che quel testo e quel giornalista hanno visto giusto. Esprimiamo convinta vicinanza alla giornalista Francesca Fagnani, a cui è stata assegnata una vigilanza stretta dalle autorità. I cronisti non possono essere minacciati. La libertà di espressione deve vincere su tutto!”.

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