Svizzera, 200mila euro per l’ibernazione: l’esperimento del dottor Kendziorra

Ibernarsi sta diventando una realtà, e in Svizzera una start-up sta già ibernando corpi defunti, con la speranza un giorno di poterli risvegliare

Redazione
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Un’azienda svizzera sta testando la pratica della criogenizzazione, ovvero una “tecnica di conservazione dei tessuti biologici di parti o dell’intero corpo umano, ibernati a temperature bassissime”, come descrive la Treccani. L’obiettivo è quello di congelare i corpi di defunti con la speranza un giorno di poterli risvegliare.

La start-up si chiama “Tomorrow Biostasis” e si trova nel piccolo paesino di Rafz nel canton Zurigo, fondata nel 2019 dal medico tedesco Emil Kendziorra. Qui c’è un’équipe medica specializzata in operazioni conservative. A oggi ci sono 400 iscritti provenienti da 80 città europee. L’azienda contiene già 4 corpi ibernati. Il costo per la sperimentazione è di 200mila euro. Essendo una sperimentazione non c’è la garanzia che queste persone si risveglino, mentre una rianimazione potrebbe essere possibile solo tra 200 o 300 anni. Il fondatore dell’azienda ha il sogno di “costruire un mondo in cui le persone possano scegliere quanto tempo vivere, indipendentemente da dove si trovano, da chi sono e dalle loro risorse finanziarie”.

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Svizzera, ibernazione

Svizzera, come funziona la criogenizzazione

Il corpo deve essere deceduto da non più di un’ora, quindi non deve verificarsi la morte cellulare dell’organismo. Per rallentare questo processo, l’équipe trasporta il corpo in una particolare ambulanza dove fa compressioni toraciche e dà ossigeno al defunto. Immerge quindi il cadavere nel ghiaccio e lo trasporta al centro svizzero. Il sangue viene drenato dal corpo per mettere al suo posto una miscela di antigelo e sostanze chimiche che serve per conservare gli organi. Infine il defunto viene immerso nell’azoto liquido a 196 gradi sottozero in una cella d’acciaio alta 3 metri. Non si utilizza l’elettricità.

L’edificio in cui si mantengono i corpi si chiama “Long-term storage in Switzerland”. Sul sito dell’azienda si legge che “sebbene la ricerca medica sia in costante progresso, attualmente non è ancora possibile rianimare un essere umano dopo che è stato criopreservatoe che “non è possibile sapere se e quando sarà possibile”, ma “non c’è limite di tempo a quanto si può rimanere criopreservati senza degrado”.

Esiste sia la crioconservazione di tutto il corpo, che quella solo del cervello che costa di meno, 60mila euro. I clienti della società sono soprattutto persone da 25 a 45 anni in genere consulenti, scienziati, medici, informatici e ingegneri.

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