L’Antitrust ha rilevato che Mooney S.p.A., emittente e gestore delle carte prepagate Mooney, e la capogruppo Mooney Group S.p.A. non hanno implementato misure efficaci e tempestive per monitorare l’uso delle proprie carte. Questo ha permesso la diffusione di richieste di pagamento ingannevoli, apparentemente provenienti dalle Camere di Commercio, che sfruttavano le carte Mooney come strumento di transazione.
Le accuse mosse contro Mooney da Antitrust
Le indagini sono state avviate a seguito di numerose segnalazioni da parte di microimprese, che hanno denunciato l’uso delle carte Mooney per scopi illeciti. L’Antitrust ha accertato che Mooney S.p.A., pur essendo a conoscenza dell’uso fraudolento delle proprie carte, non ha adottato le necessarie contromisure per contrastare il fenomeno. Una forma di inazione che è stata giudicata una pratica commerciale scorretta ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del Codice del Consumo, poiché contraria alla diligenza professionale richiesta nel settore finanziario.
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Inoltre, l’AGCM ha evidenziato come le informazioni e le procedure di blocco e sblocco delle carte Mooney fossero anch’esse ingannevoli e fuorvianti. In alcuni casi, i titolari delle carte si sono trovati impossibilitati ad utilizzarle per periodi indefiniti, influenzando indebitamente la loro libertà di scelta e ostacolando l’esercizio dei loro diritti contrattuali. Pratiche che violerebbero gli articoli 21, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo.
Mooney si difende in tribunale
In risposta alla decisione dell’AGCM, Mooney S.p.A. e Mooney Group S.p.A. hanno dichiarato di voler valutare attentamente le argomentazioni alla base del provvedimento, ritenendo che non riflettano adeguatamente il loro modello di business. Le società hanno annunciato l’intenzione di impugnare la decisione davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Mooney ha ribadito il proprio impegno a operare nel rispetto e a tutela dei propri clienti, garantendo prodotti e servizi sicuri e facilmente accessibili su tutto il territorio nazionale. La società ha inoltre sottolineato di fornire informazioni complete e conformi ai termini e condizioni d’uso dei propri prodotti, e pertanto, le accuse mosse contro di loro sarebbero del tutto false.
Mooney avrà ora l’opportunità di presentare la propria difesa in tribunale, ma nel frattempo, la sanzione imposta dall’AGCM all’azienda rappresenta un significativo monito per le società operanti nel settore finanziario e dei pagamenti digitali. L’ adeguato controllo e la trasparenza nelle operazioni sono fondamentali per tutelare i consumatori e le microimprese da pratiche commerciali scorrette e potenzialmente dannose, e tornano utili anche alle aziende stesse, capaci di mostrare ai propri clienti un profilo affidabile, degno di fiducia.
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