Palazzo Bottega Veneta, un sogno essenziale

Bottega Veneta ha annunicato l'apertura di una nuova residenza creativa e culturale che promette di elevare l'esperienza del cliente ad un livello successivo, offrendo un programma completamente nuovo di servizi, ospitalità e incontri culturali per i VIC

Margherita Valigi
5 Min di lettura

La continua proposta di nuove esperienze e di luoghi in cui poter vivere un brand da un punto di vista completamente differente e immersivo, sta diventando l’antidoto più utilizzato dal mercato del lusso per il veleno della noia che distrae la clientela più facoltosa dall’acquisto. Palazzo Bottega Veneta ne è la dimostrazione. In questo che è un momento in cui si sta verificando un rallentamento anche nell’acquisizione di potenziali clienti, mantenere alta e florida la loyalty dei VIC, very important costumers, è a dir poco fondamentale. 

Da Palazzo Soranzo Van Axel a Palazzo Bottega Veneta

Palazzo Soranzo Van Axel
Palazzo Soranzo Van Axel

Palazzo Bottega Veneta è uno dei tanti esempi, nonché novità lanciata dalla maison vicentina dell’artigianalità. Una parte dell’edificio gotico del XV secolo, Palazzo Soranzo Van Axel, nel sestiere veneziano di Cannareggio, sarà la culla dell’ultima strategica mossa culturale di Bottega Veneta. Un’atmosfera di per sé ammaliante, un “ti piace vincere facile”, che diverrà la melodia di sottofondo per offrire ai più validi clienti un intimo spazio culturale, fungendo anche da espressione della storia e dei valori del brand. 

“Bottega Veneta, a differenza di molti altri brand, non è legata ad un unico fondatore. È nato dalla passione di un collettivo di persone” così si presenta il CEO Bortolomeo “Leo” Rongone al Business of Luxury Summit del Financial Times. Si tratta probabilmente di uno dei tratti distintivi più interessanti della maison: uno spirito di comunità intriso di incontro e di scambio. Rongone spiega come questo spazio fisico fosse necessario per delineare lo spirito di cui Bottega Veneta vive, oltre ad essere espressione diretta dell’heritage del marchio italiano fondato da Michele Taddei e Renzo Zengiaro nel 1966 a Vicenza.

Il palazzo, costruito per Niccolò Soranzo con materiali recuperati da una costruzione bizantina, è stato edificato tra il 1473 e il 1479 e sarà visitabile solo su appuntamento per i best clients da Giugno. La zona dell’edificio acquisito da Bottega Veneta sarà curato dal direttore creativo della Maison, Matthieu Blazy, insieme all’interior, l’arredamento e le opere che verranno esposte. Una concezione creativa che andrà ad intensificare e riflettere l’impegno del brand nell’ambito dell’arte, ospitando inoltre attività ed esperienze culturali ad hoc. Di conseguenza, si è pensato di curare un itinerario che seguirà e sarà direttamente collegato al calendario culturale di Venezia, offrendo così un accesso privilegiato agli appuntamenti annuali e biennali della città lagunare.

Le iniziative a Palazzo Bottega Veneta

Palazzo Bottega Veneta
Palazzo Soranzo Van Axel

Un aspetto particolarmente piacevole dell’iniziativa di “Palazzo Bottega Veneta” (come è ormai stato ribattezzato), è l’estensione che avrà il progetto Bottega for Bottegas. Una selezione di artigiani italiani e internazionali sarà ospitata con una residenza temporanea, per ampliare la visibilità delle piccole botteghe, fornendo loro una piattaforma mondiale su cui condividere le loro creazioni. “Accoglieremo artisti e galleristi emergenti; persone che non sono normalmente esposte alla ultra alta fascia di mercato comprendente i più facoltosi clienti”, specifica Rongone.

Sarà, poi, disponibile su appuntamento per i clienti della Maison la richiesta di consulenza estetica e di styling, includendo anche i servizi riguardanti i red carpet e i capi su misura. Non solo, perchè i best clients avranno anche un accesso anticipato alla prima collezione di alta gioielleria del brand vicentino in uscita a Novembre 2024. Ma il fulcro di tutto il progetto resterà il prodotto, “che deve soddisfare un bisogno, ma anche un sogno. Il sogno è essenziale; nessuno ha bisogno di un’altra borsa”, sottolinea il CEO, dando conferma di quanto sia ormai fondamentale per un brand disegnare esperienze da vivere in prima persona.

Inoltre, Rongone fa notare come Bottega Veneta “abbia sempre celebrato l’espressione individuale essendo un brand no-logo”, e questa nuova proposta aiuterà a sottolineare l’importanza dell’esperienza del singolo cliente, aiutando ad instaurare un rapporto one to one di elevata qualità. Una nuova mossa che permetterà di differenziare l’offerta del brand, disegnando un sogno e dandogli una fisicità da vivere a pieno nel contesto della città di Venezia, luogo che ha influenzato fortemente le radici della maison.

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