Roma, sgombero alle ex officine Romanazzi: centro di spaccio e violenze

Le operazioni hanno avuto inizio questa mattina alle 7. Presenti circa 40 senza fissa dimora, di cui 20 già trasferiti all'ufficio immigrazioni di via Patini

Redazione
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Tra fabbricati abbandonati, capannoni dismessi e l’assenza delle autorità a Tor Cervara, nella periferia di Roma, una comunità di invisibili ha cercato rifugio in una sorta di cittadella indipendente, dove le leggi e le regolamentazioni della legge italiana non hanno più nessun valore. Una terra di nessuno, ignorata da tutti e lasciata prosperare perché forse “è meglio così“, perché quando lo Stato fallisce si cerca in tutti i modi di nascondere, di dimenticare.

Le ex officine Romanazzi erano diventate il rifugio di tutti coloro che per troppo tempo erano rimasti invisibili, abbandonati e mai cercati. Dopo lo sgombero dell’imponente edificio dell’ex penicillina, nessuno ha pensato a trovare un posto agli sfollati, a tutti coloro che cercavano ancora un tetto sulla testa. Tutti questi, quindi, si sono spostati solo di pochi metri, raggiungendo appunto i capannoni delle ex officine Romanazzi. In poco tempo, queste si sono trasformate in una terra di illegalità, di spaccio, violenza e soprusi. Oggi, ha avuto inizio lo sgombero della struttura. L’incubo è veramente finito? La domanda sorge spontanea: gli abitanti di questa terra di nessuno ora dove si sposteranno?

Roma, lo sgombero della città di nessuno

L’ex officina Romanazzi, nella periferia romana, è un’area industriale dimessa e abbandonata. Nessun controllo, nessun divieto di accesso e quasi la volontà di non vedere cosa accadeva quotidianamente all’interno di quei capannoni. Centro proficuo di spaccio, di vendita di materiali illegali e un mercato nero dell’alcool di grandissime dimensioni. Si parla di violenze e stupri, nascosti tra le lamiere di una città che nel 2024 non dovrebbe avere la possibilità di esistere.

Lo sgombero ha avuto inizio questa mattina intorno alle 7, con l’intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa. Sono intervenute diverse squadre di carabinieri e della polizia di Roma Capitale. L’atto è stato deciso in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Si ipotizza che all’interno della struttura vi siano circa 40 persone, di cui circa 20 sono stati già trasferiti presso l’ufficio immigrazione di via Patini per essere identificati. Gli agenti si stanno anche occupando di individuare le sostanze stupefacenti che potrebbero trovarsi all’interno della struttura. Le ex officine Romanazzi saranno quindi restituite alla Indestate Srl che dovrà assicurare il controllo dell’area per evitare nuove occupazioni.

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