Digitale terrestre, nuovo aggiornamento con il DVB-T2: milioni di televisori obsoleti

Non è passato molto tempo da quando milioni di italiani hanno dovuto aggiornare i loro televisori o affiancarli con decoder per adeguarsi al passaggio dal sistema di codifica MPEG2 al MPEG4 AVC. Eppure, un nuovo cambiamento nel campo del digitale terrestre sembra ormai essere di nuovo dietro l’angolo

3 Min di lettura

Nel 2022 si è assistito al passaggio preliminare al DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – 2nd Generation Terrestrial), un sistema progettato per garantire una trasmissione più efficiente del segnale e immagini di qualità superiore, incluso il supporto per l’HDR e la trasmissione in 4K. 

Il DVB-T2, oltre a offrire vantaggi tecnologici evidenti, come una migliore gestione delle frequenze e una maggiore efficienza, è anche fondamentale per liberare le frequenze a 700 MHz del DVB-T1, consentendo al 5G di diffondersi in tutta Italia. Nel corso del 2024 il passaggio verrà completato, e per continuare a usufruire degli stessi servizi gli italiani saranno costretti a cambiare i propri dispositivi qualora quelli attuali non fossero in grado di aggiornarsi.

Digitale Terrestre: come capire se bisogna cambiare televisore?

Ma come possono gli utenti sapere se i loro televisori sono pronti per questo nuovo cambiamento? È sufficiente sintonizzarsi sui canali 200 o 558: se sono visibili, l’apparecchio è già compatibile con il nuovo segnale. Tuttavia, è importante considerare anche l’età del televisore: quelli acquistati prima del 2017 potrebbero non essere compatibili con il DVB-T2 e il codec HEVC h.265, necessario per ricevere il nuovo segnale.

Al momento, non c’è una data precisa per il completo passaggio al DVB-T2, ma si prevede che avverrà gradualmente. La Rai, ad esempio, ha pianificato di avviare i primi test già nei prossimi giorni (il 27 e 28 maggio), con l’obiettivo di accendere il primo Mux in DVB-T2 il 28 agosto. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo agli eventuali costi che questa transizione potrebbe comportare per le famiglie italiane. Secondo il Codacons, milioni di televisori attualmente in uso potrebbero non essere compatibili con i nuovi standard di trasmissione, il che potrebbe tradursi in una nuova spesa per i consumatori.

Un cambiamento che colpisce le tasche degli italiani

Questo nuovo cambiamento nel digitale terrestre giunge appena due anni dopo l’ultimo switch-off avvenuto nel 2022, che ha causato notevoli disagi per gli utenti. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, sottolinea che anche questa transizione potrebbe non essere indolore. La transizione al DVB-T2 rappresenta solo l’ultimo di una serie di cambiamenti nel panorama del digitale terrestre italiano. Nel corso degli anni, siamo passati da trasmissioni analogiche a digitali, dall’MPEG2 all’MPEG4 AVC e ora al DVB-T2. Naturalmente ogni transizione ha portato con sé sfide e opportunità, e quest’ultima non sarà diversa.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo