New York, Donald Trump rassicura il Bronx: “Con me presidente, non ci sarebbero state guerre”

Ieri, durante un comizio elettorale al Crotona Park nel Bronx, l'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sollevato una serie di polemiche relative al comportamento dell’attuale amministrazione Biden nei confronti dei conflitti in corso nel mondo

Redazione
4 Min di lettura

Donald Trump ha affermato che, se fosse stato lui il presidente, non ci sarebbero state né la guerra in Ucraina né quella in Israele del 7 ottobre. Trump ha colto l’occasione per criticare l’attuale presidente Biden, definendolo “incompetente” e “il peggior presidente della nostra storia“.

Durante il suo discorso, Trump ha affrontato anche il delicato tema dei migranti, cercando di guadagnare consensi tra gli afroamericani e gli ispanici. “Non importa il colore della pelle, siamo tutti americani“, ha dichiarato, sottolineando che l’immigrazione illegale ha un impatto negativo proprio sulle comunità afroamericane e ispaniche, in termini di perdita di lavoro e di abitazioni. “Il maggiore impatto di coloro che arrivano nel Paese attraversando il confine con il Messico è sugli afroamericani e gli ispanici, che perdono il lavoro e la casa. Per questo faremo il muro“, ha ribadito, rafforzando la sua promessa di costruire un muro al confine con il Messico.

New York
New York City

Rendere New York “great again”

Trump ha espresso preoccupazione per lo stato attuale della città di New York, descrivendola come una “città in declino“. Ha promesso di riportare la sicurezza e di rinnovare la metropolitana, affermando che “sembra non essere stata pulita dall’ultima volta nel 1932“. “Riporteremo la sicurezza a New York: non l’ho mai vista così. Ma la renderemo più bella che mai“, ha dichiarato, aggiungfendo che il suo obiettivo è rendere New York “great again” e, allo stesso tempo, rendere l’America “great again“.

Durante il comizio, Trump ha attaccato più e più volte il suo avversario politico, Joe Biden. Ha affermato che il fallimento in Afghanistan è uno dei motivi per cui la Russia ha invaso l’Ucraina. Ha anche accettato di partecipare a un dibattito con il presidente, moderato dall’anchor della CNN Jake Tapper, che Trump ha sprezzantemente definito “Fake Tapper“.

Trump per un’America senza guerre

Intendo riportare alla Casa Bianca il buon senso e  lavorare per il benessere di tutti gli americani“, ha aggiunto Trump, ricordando ai suoi sostenitori i successi della sua amministrazione, come la sconfitta dell’ISIS. New York rimane una roccaforte democratica, con l’ultimo presidente repubblicano a vincere nello Stato che fu Ronald Reagan nel 1980. Tuttavia, Trump spera di ribaltare questa tendenza con le sue promesse di sicurezza, rinnovamento urbano e una leadership forte che, secondo lui, è ciò di cui New York e l’America hanno bisogno per tornare grande.

La lunga tradizione guerrafondaia degli Stati Uniti, rende gli americani particolarmente nervosi rispetto alle guerre attualmente in corso e lo zampino del loro governo presente in ciascuna di esse. Le rassicurazioni di Trump su un futuro fatto di pace e sicurezza potrebbero risultare effettivamente più efficienti dell’incertezza dimostrata da Biden. Resta però da vedere in che modo Trump sarebbe disposto a gestire un plausibile scenario in cui la Cina decida di dare corpo alle sue minacce, invadendo Taiwan, attualmente supportata a livello militare dagli stessi Stati Uniti.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo