Stazione Termini, terra di nessuno tra crimine e degrado

A 10 giorni dall’episodio shock che ha visto un uomo di 41 anni entrare in coma dopo essere stato colpito da un pugno da un individuo al quale aveva chiesto una semplice informazione, questa notte un 41enne somalo è stato accoltellato al torace

Martina Onorati
4 Min di lettura

La stazione Termini di Roma, nonostante i controlli delle forze dell’ordine, resta terra di nessuno. Quello che dovrebbe essere il biglietto da visita di una città meravigliosa, si trasforma in un girone infernale dove, tra spacciatori di crack fuori dalla sala slot, borse strappate dalle mani, persone prese a pugni per aver chiesto semplici informazioni, c’è anche chi viene ucciso a coltellate.

Questa notte 41enne somalo accoltellato al torace

A 10 giorni dall’episodio shock che ha visto un uomo di 41 anni entrare in coma dopo essere stato colpito da un pugno da un individuo al quale aveva chiesto una semplice informazione, questa notte un 41enne somalo è stato accoltellato al torace. L’episodio è avvenuto a Piazza dei Cinquecento, e gli agenti della Squadra Mobile hanno rintracciato poco dopo un sospettato in un bar di Via Cernaia. La sua posizione è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria; le sue condizioni, secondo fonti sanitarie, sono critiche e la prognosi resta riservata.

Questi episodi di violenza hanno sollevato una forte ondata di preoccupazione tra i cittadini e i turisti che quotidianamente attraversano la stazione. Le reazioni non si sono fatte attendere, con le autorità locali che hanno lanciato diverse iniziative per cercare di ripristinare un minimo di sicurezza nella zona. Tuttavia, i risultati di queste operazioni sembrano ancora lontani dall’essere soddisfacenti.

Nonostante i ripetuti blitz delle forze di polizia – carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza – la stazione centrale della Capitale continua a essere un focolaio di criminalità. Il sindaco di Roma, insieme ai rappresentanti del Comune, ha dichiarato di aver richiesto un incremento delle risorse per la sicurezza e un maggior coordinamento tra le diverse forze dell’ordine. Tuttavia, tali misure sembrano insufficienti di fronte all’ondata di criminalità che continua a flagellare la zona.

Critiche pesanti sono piovute anche sull’operato del Ministero dell’Interno, accusato di non aver messo in campo un piano adeguato a contrastare efficacemente la delinquenza in uno dei principali snodi ferroviari del Paese. Non sono mancate le polemiche anche da parte dei residenti e dei commercianti della zona, stanchi di vivere in una situazione di perenne insicurezza e di vedere i loro affari penalizzati dalla cattiva reputazione della stazione Termini.

Criminalità a Termini, situazione fuori controllo

L’episodio del 10 maggio, che ha visto un 41enne entrare in coma, e il recente accoltellamento del somalo, non sono casi isolati ma rappresentano solo la punta dell’iceberg di una situazione fuori controllo. I controlli sporadici e le operazioni occasionali delle forze dell’ordine non sembrano sufficienti a garantire la sicurezza necessaria. Serve un intervento strutturale e coordinato che coinvolga tutte le istituzioni competenti, a partire dal Comune di Roma fino al Ministero dell’Interno, per restituire dignità e sicurezza a uno dei luoghi più importanti della Capitale.

Questa continua emergenza di sicurezza mette in luce la necessità di un ripensamento radicale delle strategie di controllo e prevenzione della criminalità nella zona di Termini. Senza un’azione decisa e concertata, la stazione rischia di rimanere un simbolo di degrado e pericolo, lontana dall’essere quel luogo di passaggio sicuro e accogliente che dovrebbe rappresentare per cittadini e turisti.

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