Caso Toti, l’82,9% degli italiani non crede che lo scandalo influirà sulle Europee

Solo lo 0,5% è intenzionato a cambiare partito a seguito della vicenda che ha colpito la Regione Liguria. Il 4%, invece, non ha intenzione di andare a votare a causa di quanto accaduto

Redazione
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Il processo mediatico nei confronti di Giovanni Toti ha già trovato i suoi colpevoli e i suoi moventi, eppure l’opinione pubblica non sembra particolarmente provata da quanto accaduto. L’idea che un presidente di Regione possa essere accusato di corruzione non ha sconvolto più di tanto gli italiani. Questo non solo perché agli italiani ultimamente non interessa poi molto la politica, ma principalmente perché gli scandali politici non sconvolgono più nessuno.

Lo ha dimostrato anche l’indagine Euromedia Research, realizzata per la trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, grazie alla quale è stato possibile indagare nuovamente le intenzioni di voto degli italiani, stavolta alla luce del caso Toti. Un caso, è necessario specificarlo, che non ha ancora trovato una conclusione e su cui vale ancora la presunzione di innocenza. Come si vedrà grazie al sondaggio, invece, una buona parte degli italiani, in particolare gli elettori del centrosinistra, hanno già dato per scontata la colpevolezza di Toti, anche a causa di ciò che è riportato dalla stampa.

Il fatto stesso, però, che Giovanni Toti sia indagato per corruzione non ha sorpreso i cittadini, non perché si tratti nello specifico di Toti, ma perché si sta parlando di un politico. Lo si comprende in particolare dalle domande sui finanziamenti pubblici ai partiti: se il 41% degli elettori è favorevole ai finanziamenti con denaro pubblico, il restante 59% è convinto che i meccanismi di controllo sui finanziamenti ai partiti non siano trasparenti e rigorosi. Per questo, quindi, si teme che tali fondi vengano utilizzati senza controlli e rendicontazioni.

Il caso Toti influenzerà le opinioni di voto degli italiani?

Il sondaggio di Euromedia Research si è posto l’obiettivo di comprendere in che modo le intenzioni di voto degli italiani sono cambiate a seguito dell’arresto del presidente Giovanni Toti. Secondo quanto raccolto dai sondaggisti, però, il caso Toti non sembra aver modificato troppo le opinioni dei cittadini. Solo lo 0,5% di coloro che voteranno alle Europee ha infatti dichiarato di voler cambiare partito e il 4% ha dichiarato di non avere più intenzione di andare a votare. L’82,9% dei votanti, invece, ha dichiarato che la vicenda avvenuta in Liguria non ha in alcun modo influito sulle sue intenzioni di voto.

Liguria, Giovanni Toti
Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria

In generale, invece, il 39,5% degli intervistati ha dichiarato che dal suo punto di vista l’inchiesta su Giovanni Toti potrebbe portare a stravolgimenti nei risultati delle Europee (11,2%) e ad un tasso maggiore di astensione (28,3%). Al contrario, il 42,6% ritiene che il caso Toti non influirà in alcun modo sulle Europee.

Le opinioni degli italiani sul caso Giovanni Toti

Secondo il sondaggio, il 40,9% degli italiani ad oggi non si è ancora fatto un’idea precisa di ciò che sia avvenuta in Liguria, mentre il 44,3% è già sicuro della colpevolezza del Presidente Toti. In particolare, questo 44,3% è costituito dagli elettori del Pd (per il 71,3%), da quelli del Movimento 5 Stelle (per il 74,5%) e da quelli Alleanza Verdi e Sinistra (per il 68%). Questi dati non sono una novità, poiché gli individui sono soliti prendere in considerazione solo le informazioni che si allineano alle loro conoscenze pregresse.

Per cui se si nutrivano opinioni poco positive su Toti e il suo partito, è più semplice credere alle accuse, ancor prima che i processi siano conclusi. Inoltre, il 54,9% degli intervistati ha dichiarato di approvare la scelta della magistratura di procedere all’arresto di Toti ad un solo mese di distanza dalle elezioni europee. Il 51,5% degli italiani è poi convinto che siano i politici stessi i burattinai” coinvolti negli scandali di corruzione. Il 51% degli elettori tra i 18 e i 24 e il 64% degli elettori di Azione invece imputano questo ruolo agli imprenditori. Questi ultimi a loro volta, si riconoscono attori primari nel rapporto con la politica (48%).

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