Meloni-Schlein, salta il confronto da Bruno Vespa: “Non rispetta la par condicio”

"Spetta alle forze politiche trovare adesso il modello più idoneo nel solco della pronuncia di Agcom e delle delibere delle autorità competenti" ha chiarito la presidente della Commissione Vigilanza Rai. Critico Conte: "Il confronto Schlein Meloni è un marchingegno, una polarizzazione in un sistema elettorale fatto di proporzionale puro"

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Il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein nel salotto di Bruno Vespa non si farà. Questa è la decisione della Rai, che dopo mesi di trattative ha deciso di mettere un punto alla questione. Il motivo sarebbe un problema di par condicio, sottolineato più volte da diversi leader di partito. Secondo molti, infatti, non sarebbe corretto dare spazio solo al Pd e a FdI all’alba delle elezioni Europee, elezioni che non prevedono la polarizzazione destra-sinistra, tipica invece delle elezioni politiche.

La domanda, quindi, era: “A cosa serve questo confronto?“. La gran parte degli esponenti politici candidati alle Europee aveva proposto un modello di confronto diverso, con tutti i leader dei partiti in corsa, così da poter dare voce a tutti. Un’occasione colta al volo da Enrico Mentana, che ha aperto le porte di La7 per un confrontotutti contro tutti“. La proposta ha convinto anche lo scettico Giuseppe Conte, che ha accettato l’invito dell’emittente privata.

Bruno Vespa
Bruno Vespa

Oggi sulla questione è intervenuto Bruno Vespa, finora rimasto in silenzio. “Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto“, così il conduttore di Porta a Porta ha espresso il suo disappunto sulla decisione presa dalla Rai, sottolineando anche che “tutte le forze politiche hanno sempre avuto e sempre avranno il giusto spazio nelle nostre trasmissioni. L’esasperazione della par condicio non giova a nessuno. Non a caso i tecnici ne invocano da tempo la revisione. Si avrà il coraggio di farlo?“.

Floridia sul duello Meloni-Schlein: “A tutte le forze politiche vanno offerti spazi adeguati

Per chiarire le motivazioni della decisione di far saltare il duello televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein è intervenuta Barbara Floridia (M5S), presidente della Commissione di vigilanza Rai, che ha sottolineato come, nel periodo delle elezioni Europee, sia “fondamentale che l’informazione sia il più possibile equilibrata e corretta, e che vengano offerti a tutte le forze politiche spazi adeguati per potersi presentare agli elettori, come prescritto dalla legge e dai regolamenti“.

A quanto pare l’appuntamento delle due leader nel salotto di Bruno Vespa non avrebbe rispettato tali prescrizioni. Per Floridia, infatti, si tratta di “un’impostazione che rischia di violare il principio di parità tra le forze politiche, perché tra le altre cose concede a un solo partito di confrontarsi direttamente con la presidente del Consiglio“. Proprio su questo argomento, la presidente ha contattato l’Agcom per avere ulteriori conferme, e il garante avrebbe evidenziato che “è necessario coinvolgere tutti i leader ed avere l’ok almeno della maggioranza per poter procedere con un determinato format“.

Barbara Floridia (M5S), presidente commissione di Vigilanza Rai
Barbara Floridia (M5S), presidente commissione di Vigilanza Rai

Floridia ha quindi sottolineato che “il messaggio è chiaro“, perché “organizzare e pubblicizzare un confronto solo a due crea un’evidente disparità“. La presidente della Commissione di Vigilanza Rai ha quindi concluso: “Il confronto tra i leader è fondamentale per il dibattito democratico, ma le regole devono essere rispettate sempre e comunque. Questo è il ruolo di una presidente di garanzia e questo è quello che ho fatto. Spetta alle forze politiche trovare adesso il modello più idoneo nel solco della pronuncia di Agcom e delle delibere delle autorità competenti“.

Il commento del M5S e di Giuseppe Conte

Il Movimento 5 Stelle ha commentato le parole dell’Agcom e della presidente Floridia, sottolineando nuovamente le motivazioni che hanno portato all’annullamento del confronto tra Schlein e Meloni. “A questo punto la palla passa alla Rai” hanno scritto gli esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione di vigilanza Rai, sostenendo che “se non ci sarà l’accordo della maggioranza dei leader per i confronti a due, perché non organizzare un confronto plurale e coerente con lo schema delle elezioni europee come quello proposto da Enrico Mentana?“.

Il riferimento è alla proposta della tv pubblica di organizzare un confronto a due tra leader sulla base della forza rappresentativa. Su questo accordo avrebbero manifestato il loro favore solo quattro delle otto liste rappresentate in Parlamento, non raggiungendo di fatto la maggioranza richiesta dall’Agcom. Così la Rai ha annunciato di “non poter programmare alcun confronto nei termini precedentemente proposti“.

Giuseppe Conte, politica estera
Giuseppe Conte, leader Movimento 5 Stelle

Il Movimento si è chiesto perché la Rai abbia deciso di farsi superare da una emittente privata sul terreno della parità tra forze politiche in vista delle elezioni” ed ha sottolineato che “Se vengono rispettate le regole il M5S non si sottrarrà mai al confronto. Giuseppe Conte ha già accettato l’invito de La7 e alle stesse condizioni altrettanto avverrebbe per la Rai“.

Giuseppe Conte ha invece commentato la questione con toni più duri: “L’annullamento del confronto tra Schlein e Meloni non è una bella figura. Si è tentato con un marchingegno, una polarizzazione in un sistema elettorale fatto di proporzionale puro“. Conte ha poi evidenziato che “Mentana, invece, ha offerto un confronto a tutti i leader. Per questo ho accettato“, per poi chiedersi: “Giorgia Meloni che cosa farai?“.

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