Regno Unito, arrestati tre presunti agenti di Hong Kong: convocato ambasciatore cinese

I tre cittadini britannici sono stati arrestati e poi rilasciati su cauzione. Il governo inglese ha intenzione di rilasciare un messaggio di forte condanna nei confronti dello "schema di comportamento diretto contro il Regno Unito da parte di Pechino"

Redazione
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Tre cittadini britannici sono stati arrestati ieri nel Regno Unito con l’accusa di aver fornito collaborazioneai servizi d’intelligencedi Hong Kong, ex colonia restituita da Londra alla sovranità di Pechino nel 1997. Secondo le indagini del nucleo antiterrorismo di Scotland Yard, sembrerebbe che i tre abbiano raccolto materiale e informazioni su oppositori rifugiati sull’isola, destinati a essere poi condivisi con le autorità del territorio cinese. Sembrerebbe, inoltre, che gli indagati abbiano anche fatto irruzione in casa di un dissidente riparato nello Yorkshire, regione nel nord dell’Inghilterra.

Si tratta di Peter Wai, 38 anni, agente della polizia di frontiera aeroportuale britannica, di Matthew Trickett, 37 anni, funzionario dei servizi investigativi sull’immigrazione del ministero dell’Interno e di Chung Biu Yuen, 63 anni, ex poliziotto in servizio a Londra e poi agente commerciale impegnato in attività di import-export con Hong Kong. Il sospetto è che questi siano stati assoldati per controllare gli spostamenti di dissidenti fuggiti dall’ex colonia dopo il giro di vite repressivo denunciato negli ultimi anni.

Tutti e tre sono stati rinviati davanti a un un giudice della Westminster Magistrates Court e sono stati incriminati formalmente per due capi d’imputazione in violazione del nuovo National Security Act, ovvero la legge che introduce nuove misure per rafforzare la sicurezza nazionale contro lo spionaggio, le interferenze al sistema politico, i sabotaggi e omicidi. I tre sono stati rilasciati sempre su per ordine di un giudice della Westminster Magistrates Court londinese, dietro pagamento di una cauzione.

Il Regno Unito ha convocato l’ambasciatore cinese

A seguito dell’arresto dei tre presunti “agenti segreti” di Hong Kong, il governo britannico ha deciso di convocare l’ambasciatore della Cina a Londra per la consegna di un messaggio di protesta contro “le infiltrazioni” imputate a Pechino nel Regno Unito. L’incontro si svolgerà al Foreign Office, dove verrà consegnato un messaggio “inequivocabile” che ribadisce come sia “inaccettabile accettabile il recente schema di comportamento diretto contro il Regno Unito” e attribuito a Pechino.

Rishi Sunak, Oxford
Rishi Sunak, primo ministro inglese

Questo schema riguarderebbe sia “cyber attacchi, denunce di casi di spionaggi e ricompense” per la raccolta d’informazioni utili agli interessi cinesi. Queste accuse, però, sono state fortemente respinte sia dal governo della Cina, sia dalle autorità locali di Hong Kong. Pechino ha bollato questa indagine comefrutto di una sorta di ossessione anti-cinese“, mentre Tom Tugendhat, viceministro della Sicurezza Nazionale nel governo conservatore di Rishi Sunak, ha rivendicato la stretta del National Security Act come “chiave di volta” di un più efficace contrasto di presunte attività di “spionaggio” o tentativi di intrusione “nella democrazia britannica” da parte di attori ostili.

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