Il caso dell’arresto del governatore della Regione Liguria Giovanni Toti sembra infittirsi ogni giorno di più. Il caso Toti ha assunto quotidianamente sfumature diverse, tra nuovi filoni d’inchiesta, accuse e intercettazioni. Ora la priorità del governatore Giovanni Toti è quella di essere interrogato il prima possibile. Per la Procura di Genova avrebbe accettato e ricevuto dagli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli poco più di 74 mila euro come finanziamenti al suo Comitato in cambio di pratiche a favore degli interessi del Gruppo che opera nel settore della logistica portuale.
Toti: gli interrogatori degli Spinelli
Gli interrogatori di garanzia degli Spinelli, Aldo e Roberto, padre e figlio, sentiti dal gip Paola Faggioni. Aldo Spinelli, l’imprenditore del settore trasporti, logistica e dogana del porto di Genova, indagato nel presunto sistema di corruttele legato al Presidente, è rimasto davanti al gip per circa un’ora e all’uscita del tribunale, accompagnato dal suo legale ha dichiarato: “Ho detto tutto, penso di meritarmi la libertà“.
Parole che potrebbero preoccupare gli altri indagati a causa della pericolosità delle dichiarazioni di Spinelli. Secondo l’imprenditore, infatti, le accuse a suo carico non rispecchierebbero la realtà. Tutti i finanziamenti per Giovanni Toti sarebbero stati effettuati secondo i dettami della legge, tanto che l’avvocato dell’imprenditore dichiara in aula: “Ha dato finanziamenti sempre rispettando la legge a tutti, perfino alla Bonino che nemmeno conosceva“.
Aldo Spinelli: “Ho voglia di parlare, avrei voluto parlare anche l’altra volta“
L’imprenditore Aldo Spinelli è entrato a petto gonfio nel Tribunale di Genova, pronto a raccontare la sua versione, nella speranza di scagionarsi dalle accuse. Accompagnato da figlio, anche lui sottoposto ad interrogatorio di garanzia, l’84enne si mostra spavaldo e non sembra essere preoccupato per le accuse a suo carico. “Ho voglia di parlare, avrei voluto parlare l’altra volta” avrebbe dichiarato l’imprenditore in aula, pronto ad aiutare gli inquirenti nelle loro indagini.
Secondo quanto dichiarato da Spinelli, Toti lo avrebbe “preso in giro“, promettendogli “cose che poi non sarebbe stato in grado di mantenere“. Quando gli viene chiesto a cosa faccia riferimento, l’imprenditore parla della privatizzazione della spiaggia Punta dell’Olmo di Varazze, dove il figlio Roberto avrebbe realizzato un complesso immobiliare. Le promesse di Toti, però, non sarebbero state realizzabili a causa della “direttiva Bolkenstein” che norma la gestione delle coste.
Anche il figlio Roberto avrebbe avallato le dichiarazioni del padre, prima definendolo come un uomo ormai solo, dopo la morte della moglie, e soprattutto vulnerabile. Spinelli senior sarebbe stato “usato“, da chi si sarebbe approfittato della sua fragilità. In questo ambito, rientrerebbero anche i finanziamenti nei confronti di Paolo Signorini, dirigente di Iren.
Spinelli: “Con Signorini, ho aiutato un amico in difficoltà“
Per quanto riguarda i regali e i benefit nei confronti di Paolo Signorini, Spinelli avrebbe parlato di un forte legame di amicizia, che lo avrebbe convinto ad aiutare l’uomo ad organizzare il catering per il matrimonio della figlia, con un regalo di 15mila euro. Secondo Spinelli, dopo anni di attività nel porto di Genova, si sentiva responsabile e ciò lo spingeva ad interagire nell’interesse del molo, su cui negli anni aveva investito ingenti somme di denaro.
Spinelli cerca di svincolarsi e allo stesso tempo cerca anche di alleggerire la posizione dei suoi co-imputati. Suo figlio Roberto è stato invece dichiarato estraneo alla vicenda, dopo l’interrogatorio di garanzia. Ora la situazione passa di nuovo in mano agli inquirenti, che dovranno fare luce su una vicenda le cui sfaccettature continuano ad aumentare di ora in ora.
