L’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti, avvenuto la scorsa settimana, continua a far discutere. Quotidianamente sembrano emergere nuovi elementi della vicenda, che pian piano inizia a costruirsi e delinearsi. Non vi è ancora nulla di certo, se non le accuse di corruzione a cui oggi si aggiungono quelle di “falso” in relazione a presunte manomissioni dei dati relativi al Covid-19 nel 2021.
Toti si trova agli arresti domiciliari, come il suo capo gabinetto Matteo Cozzani, già dimesso dalla carica. Entrambi rientrerebbero nel nuovo filone di indagine della Guardia di Finanza, che starebbe analizzando alcune intercettazioni telefoniche riguardanti l’emissione dei dati sul Covid. Sembrerebbe, secondo quanto sospettato dalle Fiamme gialle, che il governatore e il capo gabinetto abbiano manipolato i dati sui contagi da Covid-19 per ottenere più dosi di vaccini in Regione.
Una procedura che però non sarebbe sfuggita ai collaboratori del generale Figliuolo, i quali avrebbero fatto presente la questione a Barbara Rebesco, direttrice delle politiche per il farmaco, la quale a sua volta si sarebbe messa in contatto con Cozzani per chiarire quanto accaduto. Anche in queste intercettazioni, secondo gli agenti, emergerebbero dettagli sulla vicenda. Non solo vaccini, la Guardia di Finanza starebbe indagando anche su presunti finanziamenti illeciti al Comitato di Giovanni Toti da parte di strutture sanitarie private.
Le intercettazioni tra Cozzani e Caviglia sui dati del Covid
L’intercettazione telefonica vede ai due lati della linea Matteo Cozzani e Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di commercio di Genova. Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, i due starebbe parlando di dosi di vaccino anti-Covid e della difficoltà di reperimento di queste ultime. Cozzani e Caviglia non sanno di essere intercettati e durante la conversazione il primo affermerebbe: “Il problema qual è stato… che io avevo già truccato, lui li ha presi, li ha riaumentati… quando me lo ha rimandati. Ho guardato e gli ho scritto: ‘Ma c…. presidente, ma sono fuori…’ e lui ha detto: ‘Ma no li ho un po’ aumentati’. ‘Ma l’avevo già fatto io’ gli ho detto. ‘C…. dimmelo che l’hai già fatto te’“.
Su tali ammissioni starebbe ora lavorando la Guardia di Finanza. Una seconda intercettazione vede Cozzani parlare dello stesso argomento con Filippo Ansaldi, plenipotenziario dell’agenzia regionale della sanità, e con Barbara Rebesco. In questa conversazione i tre manterrebbero per tutto il tempo un tono ironico, mentre parlerebbero dei dati sull’epidemia da Coronavirus.
“Mi potresti mica dare le coperture vaccinali che abbiamo girato con tanta sagacia e precisione ieri pomeriggio?“, chiede Ansaldi a Cozzani, che risponde: “Quelle che abbiamo mandato improvvidamente a Figliuolo?“. Ansaldi a quel punto ride e dice: “Esattamente, quel calcolo altissimo…“. In questo ambito, Rebesco cerca di riportare la serietà, affermando: “Ieri uno scagnozzo di Figliuolo mi ha detto che gli abbiamo girato dei dati che non erano allineati con quelli che avevamo mandato“.
Caso Toti, l’indagine sui presunti finanziamenti dalla sanità
Un nuovo filone di indagine, poi, riguarderebbe una serie di finanziamenti al Comitato Toti da parte di strutture sanitarie convenzionate e private. I finanziamenti sarebbero serviti ad ottenere servizi specifici, come nel caso della Casa della Salute, un network di poliambulatori, a cui è stato permesso di utilizzare la Sala della Trasparenza della regione per un evento, in cui era presente anche il sindaco di Genova Bucci. La Guardia di Finanza starebbe quindi indagando per comprendere se i versamenti al Comitato siano regolari o se a questi abbiano fatto seguito provvedimenti amministrativi a favore dei contributori.
