Von der Leyen apre alla coalizione con Meloni: “Fondamentale cooperare con le forze pro-europee”

Immediata la critica del candidato socialista Schmit: "La mia visione è incompatibile con quella dell'estrema destra. Non ci si può definire democratici se non si prendono chiaramente le distanze dal fascismo"

Redazione
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Ursula Von der Leyen è a Roma in occasione dell’apertura della campagna elettorale per le Europee di Forza Italia. Un sostegno diretto al partito di Antonio Tajani, che però questa mattina è passato in secondo piano a causa delle dichiarazioni della presidente della Commissione Ue su Giorgia Meloni: “È più che mai importante che un’ampia coalizione di forze pro-europee cooperi nel momento in cui sono in gioco i nostri interessi comuni. Lavorerò quindi con tutti coloro che sono chiaramente impegnati a favore dello Stato di diritto, dell’Unione europea e dell’Ucraina“.

Così Von der Leyen ha chiarito all’Ansa quali sono le sue posizioni in vista delle elezioni, scatenando più di qualche subbuglio. Immediata la riposta di Nicolas Schmit, candidato alla presidenza della Commissione Ue con il Partito Socialista Europeo: “Sono rimasto scioccato dall’apertura alla destra che ha fatto durante il dibattito a Maastricht. Evidentemente per lei Parigi val bene una messa, ma questa non è la mia concezione dell’onore in politica“.

Schmit: “La mia visione incompatibile con l’estrema destra

Schmit ha sfruttato l’occasione per chiarire alcune questioni e per posizionarsi meglio sullo scacchiere delle elezioni Europee, a cui ormai manca poco meno di un mese: “Quando sento che qualcuno vorrebbe trasferire in Europa il modello italiano di alleanza con Meloni e Salvini, io dico subito che non lo voglio“. Schmit ha le idee chiare e non ha intenzione di farsi adombrare dalle affermazioni di Von der Leyen.

Europee, Nicolas Schmit è il candidato del Pse alla presidenza della Commissione Ue
Nicolas Schmit (Pse)

Si tratta di un modello che rimette in discussione alcuni valori fondamentali sulle quali si basa l’Ue, indebolisce il sistema democratico e mina il progetto europeo in nome di questo primato della nazione. La mia visione è incompatibile con quella dell’estrema destra” ha continuato Schmit, per poi affondare l’ultimo colpo: “Non ci si può definire democratici se non si prendono chiaramente le distanze dal fascismo, se non lo si condanna in modo netto, o se si esprimono simpatie per Putin“.

Von der Leyen: “Il mondo è più pericoloso, il bilancio Ue deve tener conto della difesa

Ursula Von der Leyen ha sostenuto nuovamente l’importanza della cooperazione tra gli Stati dell’Unione, soprattutto in un periodo storico così instabile e in vista delle “enormi sfide che ci attendono“. L’obiettivo della commissaria Ue è costruire una coalizione che permetta di creare “un’Europa sicura, pacifica, economicamente forte e socialmente equilibrata“. Uno scopo che necessita di essere raggiunto proprio perché “l’Europa si trova in una fase cruciale“, come ha spiegato la stessa presidente: “Il mondo è più incerto e pericoloso di cinque anni fa. La concorrenza globale è feroce e non sempre equa“.

Ursula Von der Leyen
Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue

Una visione che crea preoccupazioni ma su cui Von der Leyen ha intenzione di lavorare, per scongiurare il peggio e creare “un’Europa prospera, che non lasci indietro nessuno. Un’Europa sicura, che possa difendersi dagli attacchi dei nostri nemici, sia dall’esterno che dall’interno delle nostre società. E un’Europa che preservi i nostri valori di democrazia e libertà“. Così Ursula ha mandato il suo messaggio agli elettori europei, affinché vadano a votare affinché prendano quella che secondo lei è la decisione giusta.

La presidente della Commissione Ue ha poi affrontato nuovamente il tema della difesa comune, che ormai da mesi è discusso in tutta Europa. “La guerra di aggressione della Russia ha cambiato per sempre la sicurezza del nostro continente – ha sottolineato Von der Leyen – Ora dobbiamo guardare al futuro. Perché le nostre esigenze di difesa e sicurezza non potranno che aumentare. Per questo ritengo che il prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue debba tenere conto di questo aspetto“.

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