Met Gala come gli Hunger Games: il trend di TikTok che attacca le star di Hollywood

Una bizzarra iniziativa collettiva su TikTok e altre piattaforme per spingere le celebrità a parlare pubblicamente del conflitto a Gaza: il nuovo trend social sta facendo impazzire il web, creando alcuni problemi alle più grandi star del cinema e della musica internazionali, in particolar modo, quelle che hanno avuto l’ardire di partecipare all’ultimo Met Gala

Gian Luca Giosue
6 Min di lettura

Subito dopo il Met Gala – la festa più esclusiva e famosa del mondo, a cui può partecipare solo una cerchia ristretta di persone estremamente ricche e famose – una serie di video pubblicati su TikTok hanno iniziato a guadagnare improvvisamente milioni di visualizzazioni. All’interno dei video, venivano criticate aspramente diverse star per aver partecipato all’evento, ostentando una ricchezza estrema, mentre dall’altra parte del mondo, sulla Striscia di Gaza, la gente continua a morire sotto le bombe, rimanere senza casa, soffrire la fame e la sete. 

Che mangino brioche: la storia si ripete

La soluzione trovata dai creators per punire gli insensibili Vip hollywoodiani è ben riassunta in una serie di hashtag utilizzati all’interno dei video, come #celebrityblocklist, #letthemeatcake e #blockout. Dal momento che la ricchezza di queste persone si basa quasi esclusivamente sul fatto di essere visti e sostenuti da una fanbase, il modo migliore per nuocere loro e obbligarli a vedere e commentare ciò che accade alla popolazione palestinese, sarebbe bloccare in massa i loro account, facendogli perdere molti follower in poco tempo.

La prima ad aver ricevuto tale punizione è stata la modella Hayley Baylee, che ha partecipato all’evento del Met Gala come presentatrice degli ospiti. La sua colpa? Aver pronunciato in un video la frase “che mangino brioche” scimmiottando la celebre frase di Maria Antonietta, il tutto indossando un abito dall’aspetto estremamente elaborato ispirato proprio alla regina di Francia. Forse sarebbe stato saggio per Baylee ricordarsi cosa accadde alla monarca dopo aver detto quella frase: Il contrasto tra la ricchezza reale dietro il commento e la situazione di estrema povertà in cui vive buona parte della popolazione mondiale, ha fatto scatenare il popolo del web contro la modella.

Haley (Baylee) Kalil
Haley (Baylee) Kalil

Ma cosa c’entra il Met Gala con Rafah?

Subito dopo sono iniziati a circolare diversi video e post in cui si attaccano direttamente un gran numero di celebrità che, nonostante la loro posizione privilegiata, decidono di non parlare del conflitto e prendere posizione. L’evento di New York, con la sua ostentazione di privilegio e ricchezza non controllata, ha poi aggiunto benzina sul fuoco, soprattutto a causa del suo pessimo tempismo: avvenendo nello stesso momento in cui migliaia di palestinesi venivano costretti a fuggire da Rafah con meno di 24 ore di preavviso mentre le truppe israeliane prendevano il controllo del valico di frontiera del territorio di Gaza con l’Egitto. 

Ho fatto un documento Google di ogni celebrità che ha partecipato al Met Gala, e ora sto passando in rassegna e scrivendo se sono stati silenziosi, o se hanno usato la loro piattaforma per parlare contro il genocidio a Gaza,” ha detto un utente di TikTok in un video che mostrava un lungo elenco di nomi di celebrità su sfondo nero con la parola “SILENT in rosso accanto a alcuni, tra cui Zendaya, Nicki Minaj, Keith Urban e Andrew Scott. “Alcune di queste celebrità non sono state completamente silenti,” ha continuato il TikToker. “Zendaya ha fatto un post lo scorso ottobre sulla sua storia supportando la Palestina, ma è stata silenziosa da allora. Così ho messo ‘silenziosa’“.

L’orrore della bellezza

Curiosamente, la rabbia degli utenti Tiktok si è poi andata a concentrare proprio su di un elemento estetico peculiare del Met Gala: gli abiti dall’aspetto bizzarro dei partecipanti all’evento. Abiti che quest’anno, più che in altre edizioni, sono andati proprio a rappresentare quel concetto di abbondanza che sta facendo infiammare il popolo del web. Alcuni carichi di fiori e frutta, altri tanto pesanti da impedire i movimenti e altri ancora con strascichi e mantelli giganteschi. 

Cardi B
Cardi B

Un’eccesso di benessere sbattuto in faccia a un popolo che spesso soffre nell’indigenza, ma che si lascia ugualmente ipnotizzare da un evento a cui non parteciperà mai. Un contrasto tanto potente da portare alcuni internauti a paragonare il Met Gala ad Hunger Games, e bisogna ammettere che ben pochi degli ospiti visti quest’anno sfigurerebbero a Capitol City.

Indipendentemente dall’effettiva capacità di un’iniziativa simile di andare a nuocere a persone che vantano milioni di sostenitori in tutto il mondo, il trend della celebrity-blocklist ha almeno il pregio di portare le persone a riflettere sui temi a cui fornisce il proprio interesse ed attenzione. Inoltre, non si può escludere che la cosa possa effettivamente portare alcune celebrità a decidere di esporsi sul conflitto in corso a Gaza, aumentando la consapevolezza delle persone e, perché no, facendo pressione su governi e opinione pubblica mondiale.

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